PS: Mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso, per punizione questi fuoriclasse sono stati confermati nel nuovo sfavillante governo! A questo ci hanno portato le controriforme! Le Province, altro che enti inutili, dovevano essere potenziate per una gestione più dinamica (controllo capillare del territorio, specie rurale, con polizia provinciale munita di autorità come la polizia cantonale svizzera, coste, spiagge, vigilanza su lavoro nero e insicuro in agricoltura artigianato e commercio, oltre che strade e scuole superiori). In pratica erano le Regioni che bisognava riformare, togliendo a queste le gestioni di molte materie per trasferirle alle Province. In pratica le Regioni, così come doveva essere nel disegno istitutivo, dovevano svolgere solo legislazione, programmazione e controllo. Basta così, il resto delega alle Province.

umberto marabese

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Province affossate dalla riforma Delrio e salvate dal No al referendum: a rischio 100mila km di strade e 5mila scuole

L’accelerazione obbligata nell'approvazione della Legge di Bilancio nell'aula del Senato ha impedito che venisse deciso come ripartire tra gli enti locali i soldi confluiti nel 'Fondone'. E ora serve un intervento, altrimenti non sapranno come predisporre i propri bilanci, da approvare entro il 28 febbraio. A farne le spese 10mila chilometri di strade e 5mila istituti scolastici.

Sono sopravvissute al referendum, ma non brindano. Anzi, hanno già fatto partire la potenziale conta dei danni: oltre 100mila chilometri di strade senza manutenzione e 5mila scuole a rischio. Perché senza finanziamenti urgenti in grado di sterilizzare gli ulteriori tagli già previsti, le 76 Province delle regioni a statuto ordinario rischiano il default, qualora non versino già in quello stato come Caserta, Vibo Valentia e Biella o siano vicine a un punto di non ritorno come quasi tutte quelle pugliesi e piemontesi.

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