martedì 7 luglio 2015

Tangenti Sesto, “per Filippo PenatiPd un fiume di denaro”. La requisitoria del pm



Tangenti Sesto, “per Filippo Penati un fiume di denaro”. La requisitoria del pm
PS : <<Al tribunale di Monza l'esposizione dell'atto d'accusa dei pm, ma l'udienza potrebbe essere sospesa: il presidente del corte ha spiegato, infatti, che si riserva di rinviarla dato che l'aula è priva di condizionatori....>>...che combinazione, dopo due anni di indagini...mancano i condizionatori: non sarà per caso una "coop rossa" a dover avere la responsabilità dei condizionatori...! 
umberto marabese
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Dopo due anni di udienze la temperatura è ai massimi livelli al tribunale di Monza, dove si sta celebrando il processo a Filippo Penati. Non è un modo di dire: a causa dell’estreme temperature delle ultime ore, il presidente del corte ha spiegato che si riserva disospendere l’udienza se “le condizioni igienico-sanitarie” peggioreranno: l’aula dove si svolge il processo, infatti, è priva di condizionatori. È per questo motivo che il giudice ha accolto le richiesta delle difese, consentendo ai legali di partecipare all’udienza senza indossare la toga. Lo stesso Penati è  presente in aula: l’ex presidente della provincia di Milano è accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti per le vicende del cosiddetto “sistema Sesto.
Secondo l’accusa, Penati ha incassato 3,5 milioni di euro all’interno di un “vasto e diffuso sistema di tangenti che prevedeva un fiume di denaro per soddisfare le sue esigenze elettorali e quelle dei Ds milanesi”, ha spiegato il pm Franca Macchia, che oggi ha cominciato ad illustrare la sua requisitoria.  “Un ordine di grandezza questo – ha spiegato il magistrato- che trova riscontri nelle indagini e, se Penati parla di finanziamenti per le sue campagne elettorali per poche migliaia di euro, è soltanto perché lui si riferisce a quelli dichiarati e leciti”. L’ex presidente della provincia di Milano avrebbe dimostrato “voracità” esercitando un controllo diretto sulle due società pubbliche che può essere riassunto in una “occupazione manu militari”. A gestire il “fiume di denaro” sarebbe stato, secondo il pm, “l’architetto Renato Sarno, faccendiere per conto di Penati e gestore della sua contabilità occulta fatta di tangenti e finanziamenti illeciti”. Sarno avrebbe mosso circa 5,3 milioni di euro tra la Svizzera, Londra e “strutture off shore.....
Se Penati ha soldi all’estero noi non lo sappiamo, non sappiamo se li ha dati tutti ai Ds ma sappiamo che Sarno è l’uomo dell’ operatività finanziaria di Penati e solo l’architetto avrebbe potuto dirci dove sono andati quei soldi ma non l’ha fatto” ha spiegato il pm Macchia.
Sarno è l’uomo che gestisce i ritorni per Penati e annota la contabilità occulta delle somme relative ad appalti pubblici, procacciando i fondi per le sue campagne elettorali”. Ed è seguendo i mille rivoli del denaro all’estero che “si evince come attraverso false fatture il faccendiere avrebbe trasferito ingenti somme all’estero che solo in parte sono finite sui conti svizzeri”.
Il magistrato ha incrociato il suo racconto tirando in ballo il file excel del luglio 2009, sequestrato a Sarno e nel quale viene indicata la somma di un milione e 398 mila euro , considerata dall’accusa come finanziamento illecito.
Il pm ha fatto cenno “ai racconti credibili” di uno dei principali accusatori di Penati, l’imprenditore Piero Di Caterina.  L’accusa ha quindi ripercorso i vari passaggi del “caso Codelfa, relativo alla terza corsia dell’autostrada”. La società Codelfa del gruppo Gavio in relazione a quell’appalto avrebbe ottenuto un profitto illecito dicirca 18 milioni di euro e 2 milioni di quella somma sarebbe stata poi girata all’ imprenditore Di Caterina che chiedeva a Penati la restituzione dei suoi presunti finanziamenti illeciti. Il sostituto procuratore Macchia ha già anticipato che per questi fatti chiederà l’assoluzione di Di Caterina ma non degli altri imputati, tra cui Penati. Un rapido passaggio della sua requisitoria, il pm l’ha dedicato alla compravendita delle azioni della Milano-Serravalle da parte della Provincia di Milano. “Diciamo pure – ha detto Macchia– che le famose tangenti sull’acquisizione della Serravalle non le abbiamo trovate, ma abbiamo trovato la contabilità analitica di Sarno che agiva per conto di Penati”.
Degne di massima credibilità, per il pm, sono anche le dichiarazioni di Giuseppe Pasini, il quale disse a verbale che “Penati aveva chiesto 20 miliardi di lire per l’affare area Falck, anche se non per sé ma per il partito”. Capitolo quest’ultimo ormai coperto dalla prescrizione. Il caso Penati era, infatti, scoppiato nel 2011: nel frattempo si è però prescritta per l’ex responsabile della segreteria diPierluigi Bersani l’accusa più grave, cioè la concussione contestata per un presunto giro di tangenti in cambio di concessioni edilizie sulle aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni,  alle porte di Milano, dove Penati è stato sindaco in passato. Accusa nata proprio dalle dichiarazioni di Pasini.
“Non c’è stato consentito di portare le vicende dell’area Falck in questo processo non solo per gli elementi nuovi introdotti dalla legge, ma anche perché l’imputato si è avvalso della prescrizione, che è comunque un suo diritto”, ha spiegato il pm Macchia nella sua requisitoria. “Su questi fatti – ha aggiunto il pm -Penati e le difese si sono opposti ad ogni possibile accertamento della verità”.
L’ex sindaco di Sesto San Giovanni aveva annunciato che avrebbe rinunciato alla prescrizione: poi però al momento di formalizzare la sua rinuncia non si era presentato davanti ai giudici.
“Finirò assolto come è già successo davanti alla corte dei Conti“, è invece la previsione auto assolutoria di Penati. “Finora – ha aggiunto l’ex candidato presidente della Regione Lombardia – sembra che il processo non si sia neppure svolto, perché il pm non ha fatto alcun riferimento a riscontri o fatti emersi dal dibattimento ed ha riconfermato la tesi accusatoria”. Alcuni mesi fa Penati è stato assolto dalla Corte dei conti della Lombardia per la vicenda della compravendita delle azioni dell’autostrada Milano-Serravalle.-----

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