tali sui salari e pensioni e che dentro le proposte del governo greco si parla del debito, del ripristino della contrattazione collettiva del lavoro e della ripresa economica per la creazione di posti di lavoro.
Tsipras vuole una soluzione definitiva e sostenibile e per questo ha proposto misure equilibrate senza colpire chi ha pagato ed è stato sacrificato già dalle politiche dei Memorandum.
Il governo greco ha presentato un piano che prevede il finanziamento del paese per i prossimi tre anni, fino il 30-06-2018, con una idea molto chiara e forte: di negoziare il debito per non essere costretti a prendere altri prestiti per pagare i prestiti. Non a caso la proposta prevede un piano di sviluppo per iniettare all’economia greca 35 miliardi.
Si parla anche di aumento delle tasse. Per esempio sulle entrate dagli affitti che superino i 12.000 euro l’anno, sui redditi che superino i 35.000 l’anno, sui profitti delle società e degli armatori.
Contemporaneamente di apre la strada per alcune privatizzazioni. Non si aumentano gli stipendi nel settore pubblico, salvo eventuali accordi dalla contrattazione collettiva nazionale, mentre le spese militari si riducono solo per 100 milioni e 200 milioni per il 2015 e il 2016 (e non per volontà di Tsipras, ma della Troika, ndr).
Per quanto riguarda il bilancio dello stato ci sarà un surplus primario molto inferiore a quello accordato dai precedenti governi, si aumenta l’IVA per certe categorie di prodotti e servizi e resta bassa, al 13%, per i generi di prima necessità, energia, alberghi e acqua e ancora più bassa al 6% per le medicine, libri e teatro.----------------
Tsipras vuole una soluzione definitiva e sostenibile e per questo ha proposto misure equilibrate senza colpire chi ha pagato ed è stato sacrificato già dalle politiche dei Memorandum.
Il governo greco ha presentato un piano che prevede il finanziamento del paese per i prossimi tre anni, fino il 30-06-2018, con una idea molto chiara e forte: di negoziare il debito per non essere costretti a prendere altri prestiti per pagare i prestiti. Non a caso la proposta prevede un piano di sviluppo per iniettare all’economia greca 35 miliardi.
Si parla anche di aumento delle tasse. Per esempio sulle entrate dagli affitti che superino i 12.000 euro l’anno, sui redditi che superino i 35.000 l’anno, sui profitti delle società e degli armatori.
Contemporaneamente di apre la strada per alcune privatizzazioni. Non si aumentano gli stipendi nel settore pubblico, salvo eventuali accordi dalla contrattazione collettiva nazionale, mentre le spese militari si riducono solo per 100 milioni e 200 milioni per il 2015 e il 2016 (e non per volontà di Tsipras, ma della Troika, ndr).
Per quanto riguarda il bilancio dello stato ci sarà un surplus primario molto inferiore a quello accordato dai precedenti governi, si aumenta l’IVA per certe categorie di prodotti e servizi e resta bassa, al 13%, per i generi di prima necessità, energia, alberghi e acqua e ancora più bassa al 6% per le medicine, libri e teatro.----------------
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