domenica 12 luglio 2015

Grecia. L’Eurogruppo: 3 giorni per le riforme e pignoramento dei beni pubblici per 50 miliardi...+/- "Terzo Reich"

bandiere grecia ue pp

PS: Dopo la Grecia...tocca a noi. La Merkel ha già prenotato la "torre di Pisa"....!
umberto marabese
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Mission impossible per Alexis Tsipras, con l’unica alternativa sul piatto costituita dall’uscita dall’euro. Per poter avviare i negoziati sul nuovo piano di aiuti Atene dovrà approvare in tre giorni un complessissimo piano di riforme e trasferire a un fondo esterno beni pubblici per oltre 50 miliardi di euro. O, è l’alternativa che sembra la strada realmente auspicata, decidere autonomamente di avviare delle trattative per uscire dall’euro, visto che i trattati non prevedono l’espulsione di un Paese dalla moneta unica. Del resto i punti essenziali delle condizioni individuate dall’Eurogruppo dopo 14 ore di riunione per poter iniziare a parlare di un terzo “salvataggio” della Grecia parlano chiaro. Tanto più che includono, cosa non da poco, che ad Atene non sarà concesso nessun taglio del debito, ma solo una rimodulazione dei tempi e dei modi di pagamento. E’ quanto si legge in una bozza di documento discusso ma non approvato dai ministri delle Finanze della zona euro e da loro trasmesso ai leader politici dei Paesi della moneta unica a valle di una due giorni di trattative costellate da indiscrezioni e duri strappi tra falchi e colombe, che si sono scontrati senza esclusione di colpi per ottenere gli uni una chiusura definitiva ad Atene e gli altri una nuova apertura. E se a leggere la bozza del documento ministeriale sembra aver prevalso il primo fronte, ma non così nettamente da far approvare il testo, per un verdetto definitivo bisognerà comunque attendere la decisione dei politici che si sono riuniti a metà pomeriggio....
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/12/grecia-le-condizioni-delleurogruppo-3-giorni-per-le-riforme-e-pignoramento-dei-beni-pubblici-per-50-miliardi/1866962/

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