Vittoria! Finalmente il fondo PMI piemontese
Da sempre riteniamo che il trattamento economico dei Consiglieri regionali, che attualmente supera gli 8 mila euro al mese, sia troppo elevato, e più volte abbiamo presentato proposte di legge per ridurlo in modo drastico. In linea con i nostri principi e con gli impegni presi con i cittadini piemontesi, abbiamo accantonato le eccedenze dei nostri stipendi ed abbiamo cercato lo strumento più adatto per mettere in pratica l'unica alternativa possibile alla riduzione per legge, da sempre rifiutata dai partiti: la restituzione. Tutti i rappresentati del M5S in Parlamento e nei Consigli regionali donano infatti buona parte del proprio stipendio in favore di un apposito fondo per sostenere le PMI.
Finalmente si realizza anche in Piemonte questo punto importante del programma del MoVimento 5 Stelle, per il quale lavoravamo da mesi. Il Consiglio regionale ha infatti approvato un nostro ordine del giorno, collegato alla legge finanziaria, che impegna la Giunta a predisporre un nuovo capitolo di entrata del bilancio per recepire le erogazioni liberali a favore di due fondi di garanzia regionali già esistenti.
In questo modo i Consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, non appena verrà predisposta la necessaria delibera da parte della Giunta regionale, potranno destinare a quello scopo buona parte del proprio stipendio, in quanto su circa 8 mila disponibili ne trattengono solo 2.500 euro, diversamente dagli altri esponenti dei vecchi partiti.
La differenza dello stipendio non riscosso sarà così impegnata per sostenere le piccole e medie imprese del Piemonte, in linea con quanto sostenuto dal MoVimento a livello nazionale, e finalmente i costi della politica regionale incideranno meno sul bilancio della Regione Piemonte che attualmente scarseggia di risorse per interventi necessari e urgenti.
Tale capitolo di entrata permetterà alla Regione Piemonte di recepire le erogazioni liberali non solo provenienti dai Consiglieri a 5 Stelle, ma anche di qualsiasi cittadino che intenda sostenere l'imprenditoria giovanile e femminile ed il microcredito alle piccole imprese. Fondi ormai non più finanziati dalla Regione dal lontano 2011.
Vi aggiorneremo non appena lo strumento sarà operativo.
A questo punto auspichiamo che anche gli altri esponenti del Consiglio regionale diano il proprio contributo.
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