martedì 15 aprile 2014

Renzi(Pd) vede il Signor Berlusconi a poche ore dall’ok ai servizi sociali: “Il patto tiene”:Vergogna!

PS: Chiedo a tutti, e siete tanti....sicuramente troppi, quelli che hanno votato il Pd dell'era Bersani, come fate a stare ancora legati a quel partito che oggi non discute con la minoranza di se stesso ma con una persona(non essendo più senatore è d'obbligo...)che tra poche ore, dopo essere stato condannato(in maniera strana..diciamo così...) per "frode fiscale" ++++++ verrà indicato ai "servizi sociali"?...e avete il coraggio di dire che siete un "partito democratico"?....ma un po' di dignità non l'avete più?....a quanto pare, proprio no!
umberto marabese
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Faccia a faccia, questa volta nella sede del governo, a pochi giorni dalla decisione sull'affidamento ai servizi sociali dell'ex premier. Il patto delle riforme tiene: modifica del Senato entro il 25 maggio, dopo le Europee si penserà all'Italicum. A suggerire un nuovo colloquio sarebbe stato lo stesso Presidente della Repubblica. Silvio Berlusconi torna a Palazzo Chigi, questa volta da pregiudicato. E rinsalda il patto con il premier Matteo Renzi: voto sulla riforma del Senato prima delle elezioni Europee e solo dopo il 25 maggio sarà la volta dell’Italicum. Dopo essere stato accolto al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il leader di Forza Italia – condannato per frode fiscale, decaduto da senatore, incandidabile, interdetto dai pubblici uffici – è stato ricevuto nella sede del governo dal presidente del Consiglio. Un “contentino mediatico” all’ex cavaliere per alcuni, un colloquio che sarebbe stato suggerito dallo stesso presidente della Repubblica secondo altri. Ma soprattutto un incontro che avviene a poche ore dal probabile affidamento ai servizi sociali in esecuzione della pena definitiva decisa dalla Corte di Cassazione nell’agosto scorso........ Come dire: non ci sarebbe stato più tempo. Dopo che inizierà il lavoro ai servizi sociali, infatti, il Cavaliere potrebbe avere tempo e margine d’azione limitati. Per giunta proprio nelle scorse ore sono uscite le motivazioni della sentenza della Cassazione sull’interdizione dai pubblici uffici per due anni nei confronti di Berlusconi: “Hanno pesato i precedenti penali” hanno spiegato i giudici. In questo contesto Renzi ha accolto il capo di Forza Italia. Alla riunione, durata quasi due ore e mezza, erano presenti ancheGianni LettaDenis Verdini, il sottosegretario Luca Lotti e il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.

Il faccia a faccia dura oltre due ore. E i due, che sembrano aver ritrovato l’intesa a tratti perduta, si accordano sul timing voluto dal premier: prima il Senato e poi l’Italicum. Naturalmente dopo la scadenza delle Europee. E nel frattempo l’obiettivo di entrambi sarà quello di tenere a bada i propri parlamentari in attesa del risultato elettorale. Nel corso dell’incontro, Berlusconi ha commentato anche la decisione di Renzi di cambiare i vertici delle aziende di Stato: Ma ti rendi conto che è un salto nel buio?“, avrebbe detto l’ex cavaliere secondo la ricostruzione di Repubblica.
A spiegare il motivo di questo nuovo incontro il sottosegretario alla presidenza del ConsiglioGraziano Delrio: “Tutti abbiamo notato una certa difficoltà – ha dichiarato durante la registrazione della puntata di Porta a Porta – un certo nervosismo negli ultimi giorni e credo sia giusto sentirsi per non compromettere il cammino delle riforme, per proseguire questo cammino che così bene fa all’Italia. È bene ed è importante per il bene del Paese che i leader continuino a parlarsi”. Il nervosismo a cui fa riferimento Delrio in effetti è quello che si è fatto sentire sia dentro Forza Italia sia dentro il Pd. Nel primo caso basta prendere l’ultima dichiarazione disponibile del capogruppo alla Camera Renato Brunetta: “Io l’ho letta con grande attenzione, è assolutamente scritta con i piedi, lo dice persino Scalfari che è scritta con i piedi, lo dice Grasso, il mite e ortodosso Grasso, presidente del Senato, che la riforma è scritta con i piedi. Lo dice Veltroni, lo dice Bersani, lo dice persino Cuperlo: e sarà pur vero. Posso dirlo anch’io?”.
D’altra parte è successo la scorsa settimana che il ddl presentato dall’ex ministro democratico per le Riforme Vannino Chiti (minoranza Pd) aveva accolto il sostegno dei Cinque Stelle, degli ex M5s e a un certo punto anche quello del capogruppo di Forza Italia al Senato Paolo RomaniGianni Cuperlo però fa il pompiere: “Non si fa l’asse tra Forza Italia e la minoranza del Pd. Noi siamo il Pd, il primo partito del Paese, che mette in campo la sua proposta e la discute”. Il Pd, ha aggiunto, è “un partito che discute alla luce del sole, si confronta, e cerca le soluzioni migliori nell’interesse del Paese”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/14/riforme-e-legge-elettorale-nuovo-incontro-tra-renzi-e-berlusconi/951721/

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