PS: <<Il dato del 2013 è in crescita del 18,3% rispetto al 2012 e del 56,5% rispetto a due anni prima...>>...finalmente la "crescita" si vede, si tocca con mano...ma io scommetto che, "troppi" italiani voteranno ancora una volta i loro "carnefici" del Pd.....!
umberto marabese
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Nell’Italia che lotta per riprendersi dalla crisi economica ci sono ancora un milione e 130mila famiglie senza reddito da lavoro. Tradotto: si tratta di nuclei familiari al cui interno tutti i componenti attivi sono disoccupati. Una fotografia che non lascia spazio all’ottimismo quello scattato dall’Istat, i cui dati 2013 dipingono una situazione tutt’altro che rosea: nel dettaglio, come detto, si tratta di 1 milione 130mila nuclei, tra i quali quasi mezzo milione (491mila) corrisponde a coppie con figli, mentre 213mila sono monogenitore. Nell’Italia che lotta per riprendersi dalla crisi economica ci sono ancora un milione e 130mila famiglie senza reddito da lavoro. Tradotto: si tratta di nuclei familiari al cui interno tutti i componenti attivi (ovvero quelli che partecipano al mercato del lavoro) sono disoccupati. Una fotografia che non lascia spazio all’ottimismo quello scattato dall’Istat, i cui dati 2013 dipingono una situazione tutt’altro che rosea: nel dettaglio, come detto, si tratta di 1 milione 130mila nuclei, tra i quali quasi mezzo milione (491mila) corrisponde a coppie con figli, mentre 213mila sonomonogenitore...........
A preoccupare, inoltre, non è solo la cifra in sé, ma anche l’andamento in percentuale del dato. Il numero delle famiglie dove tutte le forze lavoro sono in cerca di occupazione, infatti, risulta in crescita del 18,3% rispetto al 2012 (+175mila in termini assoluti). Peggio ancora se si confronta il quadro con quello di 2 anni prima: in questo caso il rialzo supera il 50%, attestandosi precisamente al 56,5%. Si tratta quindi di ‘case’ dove non circola denaro, ovvero risorse che abbiano come fonte il lavoro. Magari possono contare su redditi da capitale, come le rendite da affitto, o da indennità di disoccupazione, o ancora da redditi da pensione, di cui beneficiano membri della famiglia ormai ritiratisi dal lavoro attivo. Il ragionamento, ovviamente, viene fatto al nero di ogni forma di lavoro nero.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/21/crisi-istat-in-italia-oltre-un-milione-di-famiglie-sono-senza-reddito-da-lavoro/958944/
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