Guarda e ascolta:_
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Un'incontenibile Alessandra Mussolini sfotte Antonio Esposito, la toga di Cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi e che poi - in un mare di bugie, smentite e controsmentite - ha anticipato a Il Mattino le motivazioni della sentenza. La registrazione dell'intervista è già diventata un cult. E lo è diventato anche per la Mussolini, che prende la parola in aula al Senato e attacca: "O' sacc' o nun 'ossacc'... Tu sì o titolare, come faje?". Già, la nipote del Duce sfotteva Esposito. E viene subito fermata dalla presidente di turno, Linda Lanzillotta,
che la bacchetta: "Si tratta di un intervento che non riguarda l'ordine
dei lavoratori (di cui la Mussolini avrebbe dovuto parlare, ndr)
e poi perché non esattamente in italiano, che è la lingua che si parla
in quest'Aula". Alla Mussolini arriva subito il sostegno di Ciro Falanga,
senatore campano del Pdl: "Presidente - ha detto rivolgendosi alla
Lanzillotta -, se lei censura il napoletano io ritengo che non presieda
correttamente l'aula". Scherza invece Roberto Calderoli: "Se vuole parlare in napoletano, almeno traduca in bergamasco...".
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