L'ex presidente di Unipol: "Nel 2005 D'Alema e
Fassino perorarono un'alleanza tra noi e Mps per scalare la Bnl". E
mette a nudo gli affari di chi si proclama puro
Roma - Finanza rossa la trionferà. O quasi,
viste le recenti disavventure del Monte dei Paschi di Siena targato Pd,
che sono costate allo Stato italiano un prestito più o meno pari al
gettito versato dagli italiani per l'Imu. Epperò il refrain fotografa quindici anni di
rapporti poco chiari tra sinistra e poteri economici, iniziati più o
meno dopo che la fine del Pci fece scoprire ai post-comunisti la
bellezza del denaro. O meglio: permise loro di ammetterlo. Anche
se all'occorrenza il segretario del Pd Pier Luigi Bersani può ancora
fingere di scandalizzarsi come accadde qualche mese fa quando il suo
avversario per le primarie di coalizione Matteo Renzi si trovò a cena
con il mondo della finanza milanese grazie ai buoni uffici di Davide
Serra, proprietario della Algebris Investments costituita nelle
fiscalmente distratte isole Cayman.Insomma, la vicenda senese è solo l'ultimo episodio della finanza creativa progressista. Che venne alla luce verso la fine degli anni Novanta, quando Romano Prodi da presidente del Consiglio non nascondeva le sue amicizie nel mondo della grandi banche (Gianni Bazoli, Corrado Passera, Alessandro Profumo) e il suo successore a Palazzo Chigi Massimo D'Alema nel 1999 guardava con simpatia alla scalata da parte del suo amico Roberto Colaninno e dei suoi «capitani coraggiosi» a Telecom...continua...
http://www.ilgiornale.it/news/interni/consorte-sgambetta-pd-sui-segreti-finanza-rossa-882006.html
PS: <<Facile per le coop rosse, bianche o rosso-sbiadite star bene "ignorando le crisi"! Tanto che saranno tassate, anzi de-tassate, come ora sarà sempre facile per loro fare utili! A quando una tassazione uguale a quella delle altre imprese?>>
umberto marabese
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