sabato 23 febbraio 2013
Beppe Grillo, i media e le «reti di fiducia»
di Gennaro Carotenuto - gennarocarotenuto.it.
Il fatto che Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle rifiutassero la stampa ieri a San Giovanni per il trionfo romano, è stato stigmatizzato in tutte le salse. Nella migliore delle ipotesi è stato considerato poco democratico, nella peggiore è stato dato loro del fascista. Da critico di Grillo non solo non condivido tali accuse ma ritengo indispensabile dire la mia in merito.
1) I media mainstream, quelli italiani nel 99% dei casi, rappresentano plasticamente quello che Noam Chomsky chiama «la fabbrica del consenso» e vivono in osmosi con il mondo politico e le classi dirigenti. Per compiere il loro lavoro di squadrismo mediatico (basti pensare a quello che hanno fatto con i movimenti, a Genova, con i NoTav o, allargando il campo, con la sistematica diffamazione dei governi progressisti latinoamericani) credono di poter demonizzare sistematicamente personaggi, movimenti, sistemi culturali per poi pretendere, con un cinismo senza pari, che chi hanno messo alla berlina fino a 30 secondi prima debba subito dopo comportarsi con fair play nei loro confronti. Non funziona così...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/9848-beppe-grillo-i-media-e-le-lreti-
PS: Un esempio in "tempo reale". Il post che precede questo, tratta della interferenza dei giornali sul caso delle "presunte" firme false per Maroni denunciate proprio oggi, ad un giorno dal voto che riguarda proprio l'ex Ministro, dalla Magistratura....... e nessun giornale critica"l'infrazione della stessa nel giorno di silenzio"pre elettorale. Dopo poche ore qualcuno "offende la magistratura" per il gesto(a parere mio voluto e cercato...)contro Maroni, e.....apriti giornali, tutti a dire, anzi, denunciare.."ha infranto le regole del giorno prima". Non ci caschiamo più, cari giornalisti, ne nel primo caso, tanto meno nel secondo. Tranquilli, al popolo aspetta la scelta e per mquanto mi riguarda, la ho sempre rispettata, a volte combattuta, a volte accettata di buon grado.
umberto marabese
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