10 Gennaio 2025 Andrea Murgia
Avevano presentato ricorso contro il progetto per il ponte sullo Stretto di Messina. Adesso, oltre a subire una bocciatura, potrebbero pagare spese processuali per 238.000 euro.
Il Tribunale delle imprese di Roma ha dichiarato inammissibile l’azione collettiva di 104 cittadini contro la Stretto di Messina Spa, la società concessionaria per il progetto del ponte sullo Stretto, riesumato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
Il ricorso presentato dai cittadini invitava la società a cessare ogni attività tendente all’approvazione del progetto definitivo, ritenendolo contrario agli interessi collettivi e considerando l’opera priva di un “reale interesse strategico e non fattibile sotto i profili ambientali, strutturali ed economici”.
Secondo il tribunale, però, i ricorrenti hanno ammesso che il progetto non è ancora definitivo. Mancherebbero infatti ancora alcuni passaggi, legati a una valutazione interministeriale sull’impatto ambientale e sulla sostenibilità del ponte. Il ricorso è stato quindi considerato prematuro, perché basato su ipotesi. Così, è stato bocciato anche quello di 139 cittadini favorevoli all’opera che si erano contrapposti ai 104 contrari.
Se l’ad della Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci, esprime soddisfazione per la sentenza, la beffa per i 104 ricorrenti è che ora dovrebbero pagare oltre 2.000 euro a persona. “Riteniamo che la condanna alle spese legali possa essere frutto di un errore“, commentano a Messina Today gli avvocati Aurora Notarianni e Giuseppe Vitarelli, annunciando immediato appello.
Del resto, è questa la storia del ponte sullo Stretto di Messina (o meglio: del suo plastico, mostrato in tv prima da Silvio Berlusconi e poi da Matteo Salvini): il suo fantasma causa litigi e fa girare tanti soldi. Fino al 2023, erano stati spesi 300 milioni di euro soltanto per i costi di studio e gestione della società concessionaria. Nell’ultima legge di bilancio, il costo dell’opera è stimato in 14,6 miliardi di euro.
Non finisce qui, perché oltre all’ultimo ricorso bocciato esistono altri quattro procedimenti: due contenziosi tra la Stretto di Messina Spa e le società Eurolink e Parson Transportation, oltre a due ricorsi al TAR del Lazio da parte delle associazioni ambientaliste e di due Comuni calabresi.---
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