Replica del Terrore Rosso, a scala planetaria
Il benemerito Imola Oggi pubblica la lettera di Marco Pannella a Beppe Grillo, dove il defunto capo radicale, fatti proprii “ispirazioni, obiettivi, urgenze che proponi e che tanta presa di coscienza, di dibattito e di consenso stanno suscitando; a cominciare dalle fonti rinnovabili alla riduzione degli sprechi”, passa alla “necessità” di ridurre la popolazione mondiale:
“ Ma alla base, all’origine di tutto, dobbiamo chiederci e sapere: tutto questo per chi è, di chi è? Insomma “Quanti siamo?” “Energia”, per chi? Quanti? per 3, 6, 9, e via crescendo, miliardi di “persone”, di consumatori?
“Se il nazicomunismo cinese non avesse stabilito da generazioni di nazisticamente impedire la natalità, sterminando con la forza dello Stato feti e neonati, e genitori “colpevoli”, a che punto di già non saremmo*?
“Se non imbocchiamo subito la strada di un “rientro dolce” della popolazione del pianeta da 6 miliardi di persone più o meno alla metà nell’arco di 4 o 5 generazioni
, di un secolo, continueremo ad esser travolti dallo tsumani natalista, che ha visto alleati nei decenni precedenti sia i poteri fondamentalisti clericali, Vaticano in testa, sia il Potere dell’Impero sovietico e quelli fascisti, nazisti, totalitari di ogni tipo, che hanno imposto e impongono all’umanità di procreare, di moltiplicarsi bestialmente, irresponsabilmente, condannando centinaia di milioni di bambini a morire di fame, stenti, guerre…“Insomma, una energica, immediata politica demografica di “rientro dolce” mi appare come coessenziale per realizzare politiche di risparmio energetico e di investimento sulle fonti rinnovabili per il futuro del nostro paese il documento sulle risorse energetiche.
[…] in Italia i programmi elettorali, i congressi dei partiti recitano un dogma comune: la “difesa della famiglia”. E per “famiglia” intendono la riproduzione continua, intensificata, statalmente incentivata, con milioni di mancia ad ogni bebé, … Dio, Patria, Famiglia”. La “bomba” non è quella “nucleare”, se non in termini di rischio, di pericolo. Ma la “bomba demografica” deflagra da più di un secolo e sul suo cammino distrugge tutto: natura, umanità, pianeta, appesta il mondo e i suoi dintorni”.
Fin qui Pannella.
Il cerchio si chiude, l’ideologia è quella dominante nei piani alti del Potere globale. Ora è ancora più chiaro che non già la “pandemia” (di un virus sostanzialmente innocuo) ma la sua “gestione terapeutica” adottata dal Potere ha di mira appunto lo spopolamento dei popoli superflui , delle bocche inutili, inquinanti, ad effetto-serra. Non si tratta di “errori” di Roberto Speranza o Angela Merkel, ma del Piano, che stiamo scoprendo lungamente preparato.
Ma è l’ideologia fanatica che i due interlocutori incarnano a dirci il peggio: come nel Terrore leninista e staliniano, tutti coloro che hanno parte al Piano – ovviamente compresi i media e i loro direttori, Padroni del Discorso – lo stanno applicando senza deflettere né esitare di fronte al costo umano della loro utopia. Anzi, il costo umano è proprio il successo che perseguono; non solo distruzione di vite umane in senso biologico, ma per devastazione delle psicologie e del futuro dei giovani attraverso l’abbandono dell’istruzione.
Apprendiamo da Oxfam che tutto il mondo circa 1,7 miliardi di bambini sono stati esclusi dalle scuole – nei paesi in via di sviluppo, per una durata media di quasi quattro mesi, nei paesi industrializzati per “solo” sei settimane. E poiché Internet e le apparecchiature tecnologiche nei paesi poveri, specialmente tra le classi inferiori, sono spesso inesistenti, per eserciti di milioni di bambini svantaggiati questo significa la fine dell’istruzione, la fine della speranza di una vita migliore.
Come risultato dei blocchi, centinaia di milioni di persone hanno perso il lavoro e sono precipitate nella fame. Nel mondo, il numero di persone che vivono in povertà è aumentato da 200 a 500 milioni da marzo 2020 e il numero di persone che soffrono la fame acuta è quasi raddoppiato dell’82% a 270 milioni. Anche negli Stati Uniti, il numero di adulti che non hanno abbastanza da mangiare è di 29 milioni (su una popolazione di circa 330 milioni). Nella Germania chiusa nella morsa del gelo senza precedenti, due milioni di tedeschi non si sono potuti pagare il riscaldamento. Eppure in queste stesse ore, el “autorità” di Austria e Germania bloccano i TIR alle frontiere finché i camionisti non si sottopongono a tampone, di fatto preparando, con la volontaria interruzione delle catene di approvvigionamento, la crisi alimentare e i rincari del cibo “previsti” dal Grand Reset.
Un economista statistico, esperto di sistemi previdenziali, Bernd Raffelhüschen, capo dell’Istituto di finanza pubblica e politica sociale dell’Università di Friburgo, ha calcolato in modo abbastanza esatto che, in Germania, i lockdown e le “misure di contenimento” della “pandemia” hanno distrutto molti più anni di vita di quelli che pretendono di aver isparmiato. In Germania, conclude, la “cura” è molto peggiore della malattia: vengono distrutti da 10 a 100 volte gli anni di vita rispetto a quelli pretesamente salvati.
Vale la pena di seguire il ragionamento dell’economista applicato al pianeta, come riferito da DWN.
Alla fine di gennaio / inizio febbraio 2021 , circa 14.000 persone al giorno sono morte a causa o con Covid. Ma l’età media e media dei decessi da Covid è di circa 80 anni o più. Ciò corrisponde all’incirca all’aspettativa di vita media nella maggior parte dei paesi industrializzati. Supponendo che coloro che sono morti di o con Covid avrebbero vissuto da due a cinque anni in più senza il virus corona, il virus ha distrutto circa 28.000-70.000 anni di vita al giorno alla fine di gennaio. Invece, le morti per fame nei paesi poveri sono quasi tutte di bambini. Supponendo che l’età media delle persone che sono morte di fame a causa delle misure Covid sia di cinque anni e che la loro aspettativa di vita sarebbe stata di 70 anni, le misure Covid distruggeranno da 390.000 a 780.000 anni di vita al giorno. I lockdown distruggono da sei a 28 volte più anni di vita quanti ne risparmiano. Quindi la cura è molte volte peggiore della malattia. Queste cifre non includono ancora i costi di follow-up completi della miseria odierna.
E, dice DWN, “la terribile sofferenza umana che precede la fame, le centinaia di milioni di disoccupati, l’incuria di larghe fasce di popolazione non sono comprese in queste cifre aride. Questa politica di blocco non è una coincidenza; è deliberata. I pagamenti in aiuti monetari ai paesi in via di sviluppo da parte dell’FMI e il sostegno dell’OMS sono legati a una condizione: introdurre blocchi rigidi. Ciò porta a un forte aumento della fame tra i meno privilegiati.
Oxfam stima che la pandemia causerà la morte di fame da 6.000 a 12.000 persone ogni giorno; la ONG si occupa solo del Terzo Mondo e lacrima. Ma nemmeno essa addita e condanna la vera causa della miseria: le misure anti-corona completamente sproporzionate, deliberatamente “sbagliate” come quelle decretate da Speranza e, adesso, dal governo Draghi senza variazioni o attenuazioni.
I fanatici ideologici messia l potere non lo permetteranno. Ecco cosa dice Roberto Cingolani il ministro della transizione ecologica:
“Potremo avere una nuova specie, fatta di milioni di robot con una sola intelligenza collettiva, di cui non c’è un equivalente biologico. Oggi siamo sette miliardi di umani, e tutti un po’ pazzi. Domani potremmo avere un milione di robot con un solo cervello”.
Cingolani https://twitter.com/Corvonero75/status/1360563039121072130?s=20
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