martedì 19 giugno 2018

SALVINI DOVEVA PARLARE MENO. Ora ha contro i Padroni del Discorso.

Salvini ha commesso un errore  fatale,  mostrando tutta la sua impreparazione culturale.   Anzitutto, sia  chiaro,   perché ha effettivamente affermato di voler attuare una discriminazione che è illegittima: esistono cittadini  da colpire per reati, non Rom da censire.  Allo stesso modo, esistono negri immigrati  illegali, se non fanno niente, ed esistono “lavoratori”: quelli angariati ed uccisi dai criminali bianchi calabresi nella raccolta di pomodori, non sono negri. Sono lavoratori, e il lavoro dà diritti.  Fra cui  quello alla protezione  dello Stato.

Inutilmente qualche lettore mi ha segnalato che la Regione Emilia, nel 2012, ha fatto proprio quello di  cui oggi Mentana e la Comunità ebraica accusano Salvini: il censimento (la schedatura) degli zingari....


La Regione Rossa ha schedato.




























E’ vero, ed è inutile ricordarlo. Prima di tutto perché vige il principio: una cosa è  “fascista” fino a quando non la fa la sinistra, allora diventa umanitaria e progressista. Il secondo, ma  più importante, è: appunto per questo esistono i Padroni del Discorso. Essi dominano il discorso pubblico appunto: passano sotto silenzio il razzismo  dell’Emilia, e   strillano che è intollerabile, anzi esecrabile, nazista,porta ai Lager  quello di Salvini.
I Padroni del Discorso non aspettavano altro che una parola di troppo, e Salvini l’ha detta. La Comunità ebraica italiana lo condanna. Mentana lo ha paragonato ai nazisti del ’38. Secomdo me è finito.
Mi spiace perché il progetto principale per cui questo governo  è stato formato, combattere in Europa per una riforma dell’euro, ed eventualmente uscire dalla moneta unica a riprendersi la sovranità monetaria e le leve per uscire dalla recessione,  sarà liquidato.   Era questo il vero bersaglio dei Padroni del Discorso.---

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