PS: Voi credevate che la " ...condanna a morte..." fose sorpassata...invece ecco che l'INPS, ente statale del Governo del DucettoRenziPdGentilone ACCETTA E NON DICE NIENTE:<<Per lʼIstituto di previdenza, a causa delle frequenti e prolungate assenze, causate dalla patologia da cui è affetto, si è esaurito il diritto del ragazzo alla malattia retribuita>>.
umberto marabese
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Abbandonato dall'Inps, ma sostenuto dall'azienda per cui lavora. E' la storia di un 22enne di Cesenatico, affetto da una grave malattia, il Sarcoma di Ewing, fin dall'età di 11 anni. A causa della lunga convalescenza, seguita all'ennesima operazione a cui il giovane ha dovuto sottoporsi, l'Inps ha sospeso lo stipendio. Ma l'azienda, la Siropack Italia, ha deciso di non seguire l'Istituto di previdenza e ha deciso di continuare a pagare il 22enne.
L'Inps considera infatti esaurito il diritto del ragazzo alla malattia retribuita. L'azienda è quindi intervenuta, rifiutando anche la proposta dei colleghi di pagarlo con una colletta...
"Prima che sopraggiungesse l'obbligo di assumere una persona diversamente abile, non abbiamo avuto dubbi a puntare su di lui, nella convinzione che il lavoro potesse dargli un ulteriore stimolo per continuare a combattere la sua battaglia personale - hanno raccontato i titolari della Siropack, Rocco De Lucia e Barbara Burioli, al quotidiano online "Today" - è un ragazzo infinitamente disponibile e positivo, per questo la sua presenza ha rappresentato, fin dal suo arrivo, un valore aggiunto per tutta l'azienda".
"La nostra azienda considera quanto subito dal giovane una profonda ingiustizia - hanno quindi spiegato i due titolari dell'azienda -. Siamo rimasti commossi dalla sensibilità dei nostri circa 30 dipendenti, che si sono resi subito disponibili al pagamento di una colletta, ma abbiamo stabilito che sarà la proprietà a provvedere al suo sostentamento, là dove gli organi preposti alla tutela dei lavoratori hanno deciso di voltare le spalle a chi si trova nel bisogno".---
"Prima che sopraggiungesse l'obbligo di assumere una persona diversamente abile, non abbiamo avuto dubbi a puntare su di lui, nella convinzione che il lavoro potesse dargli un ulteriore stimolo per continuare a combattere la sua battaglia personale - hanno raccontato i titolari della Siropack, Rocco De Lucia e Barbara Burioli, al quotidiano online "Today" - è un ragazzo infinitamente disponibile e positivo, per questo la sua presenza ha rappresentato, fin dal suo arrivo, un valore aggiunto per tutta l'azienda".
"La nostra azienda considera quanto subito dal giovane una profonda ingiustizia - hanno quindi spiegato i due titolari dell'azienda -. Siamo rimasti commossi dalla sensibilità dei nostri circa 30 dipendenti, che si sono resi subito disponibili al pagamento di una colletta, ma abbiamo stabilito che sarà la proprietà a provvedere al suo sostentamento, là dove gli organi preposti alla tutela dei lavoratori hanno deciso di voltare le spalle a chi si trova nel bisogno".---
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