Domande critiche: perché il servizio di sicurezza dell'MI5 mantiene dei terroristi "attivi" a Manchester e per quale motivo il governo non ha avvisato il pubblico circa la minaccia con i suoi mezzi? Domande che continuano ad essere prive di risposta, dirottate con la promessa di un "indagine interna".
Il GCIL si prescrive in Gran Bretagna come una organizzazione terrorista che cerca di istituire uno "stato islamico di linea radicale" in Libia ed è parte del più ampio movimento mondiale degli islamisti estremisti ispirati da Al Qaeda.
L'anno scorso, l'FBI avrebbe inserito Abedi in una lista di vigilanza di terroristi e l'MI5 ha avvertito che il suo gruppo cercava un "obiettivo politico" in Gran Bretagna e ci si domanda perché non ha fermato la rete al suo interno impedendo a questa di pianificare ed eseguire le atrocità del 22 di Maggio?
Queste domande sorgono per causa di una fuga di notizie dell'FBI che hanno demolito la pista del "lupo solitario" pubblicizzata dopo l'attacco del 22 di Maggio e pertanto l'indignazione ed il panico caratterizzante diretto da Washington, da Londra e dalle teorie di Trump.
Le atrocità di Manchester sollevano il velo sulla politica estera britannica nel rivelare la sua alleanza nefasta con l'Islam radicale, specialmente quello conosciuto come wahabismo e salafismo, di cui il principale custode e finanziatore è l'Arabia Saudita, fornitore di petrolio ed il più grande cliente nell'acquisto di armi della Gran Bretagna.
Secondo il "Middle East Eje", il gruppo dei GCIL era conosciuti come "Manchester Boys", un gruppo di implacabili oppositori di Gheddafi, considerati agli ordini del Ministero degli Interni, si trovavano agli arresti domiciliari ma, quando scoppiò la rivolta anti Gheddafi gli furono restituiti i passaporti e gli venne permesso di imbarcarsi per la Libia. Secondo varie informazioni, questo guppo aveva cercato più volte di assassinare Gheddafi dal 1990 in poi.
Di fatto l'intervento degli USA, della Gran Bretagna e della Francia, assieme alla NATO, hanno distrutto la Libia come stato moderno. Secondo i registri della NATO, sono state lanciate contro la Libia 9.700 incursioni di cui più di un terzo contro obiettivi civili. Si sono usate bombe a frammentazione e missili con uranio impoverito. Le città di Misurata e Sirte sono state bombardate con un alto numero di vittime fra i civili, di cui molti bambini.
Oltre ad aver fatto nascere lo Stato islamico — l'ISIS aveva già messo radici nell'Iraq dopo l'invasione dell'Iraq fatto da Bush e Blair — e questi islamisti radicali hanno potuto disporre del nord Africa, in Libia, come di una base per le loro operazioni.
Cameron fu celebrato a Tripoli come un "liberatore" dalle moltitudini fra cui si nascondevano molti degli agenti addestrati dalle Sas britanniche ed ispirati dallo Stato Islamico come i "Manchester boys".
Per gli statunitensi ed i britannici il vero crimine di Gheddafi era la sua volontà di indipendenza iconoclasta ed il suo abbandono programmato del petroldollaro, un pilastro del potere statunitense. La sua audacia lo aveva spinto a concepire una moneta africana basata sull'oro, a programmare una Banca Africana ed a promuovere una Unione Economica dei paesi poveri con le risorse sfruttate dall'esterno.
La cosa era intollerabile per gli Stati Uniti che si preparavano a entrare in Africa per corrompere i governi con oganizzazioni associazioni paramilitari.
Dopo la fine atroce fatta fare a Gheddafi, ucciso e sodomizzato, una volta saccheggiate le risorse della Libia, i ribelli si sono diretti verso sud terrorizzando popoli e regioni. (…)
Londra si è avvantaggiata nel fiorente mercato delle armi conquistando posizioni di importante fornitore in tutti i paesi dell'area, grazie alle sue iniziative militari che hanno avuto un grande effetto di propaganda per la vendita dei suoi armamenti.
La Gran Bretagna ha venduto tre bilioni di sterline in armamenti all'Arabia Saudita che questi stanno utilizzando contro lo Yemen dove è in atto un massacro della popolazione civile a cui la Gran Bretagna e gli USA collaborano inviando consiglieri militari ed appoggio logistico.
© AP PHOTO/ RUI VIEIRA
Questa verità combatte per essere ascoltata, così come come ha lottato per essere sentita anche quando la metropolitana di Londra è stata bombardata nel luglio del 2005. Occasionalmente, un membro del pubblico aveva rotto il silenzio, come il cittadino londinese orientale che, camminando davanti alle troupe cinematografica ed al reporter di CNN, nella mezzo delle banalità ha esclamato.
"L'Iraq!" ha detto. "Abbiamo invaso l'Irak. Che cosa abbiamo procurato? Avanti, ditelo!"
Ai grandi media che si riuniscono ho assistito, a molte esclamazioni come queste "dell'Iraq" anche presso ospiti importanti e "Blair" è stato preso come da una forma di catarsi per quello che hanno osato non dire professionalmente e pubblicamente.
Tuttavia, prima che invadesse l'Irak, Blair era stato avvertito dalla commissione dei servizi segreti di questo pericolo:
"la minaccia da Al Qaeda aumenterà dall'inizio di tutta l'azione militare contro l'Iraq… la minaccia mondiale da altri gruppi terroristi islamici e gli individui aumenteranno significativamente".
Tuttavia, prima che invadesse l'Irak, Blair era stato avvertito dalla commissione dei servizi segreti di questo pericolo:
"la minaccia da Al Qaeda aumenterà dall'inizio di tutta l'azione militare contro l'Iraq… la minaccia mondiale da altri gruppi terroristi islamici e gli individui aumenteranno significativamente".
Quello che si è fatto torna indietro, secondo le aspettative. Salman Abedi ha agito da solo. Era un criminale piccolo, nient'altro. La rete estesa dei terorristi è stata rivelata ma le fonti sono poi sparite. Ma le domande non lo sono.
Perché Abedi era capace di attraversare liberamente l'Europa andare in Libia e di nuovo tornare a Manchester, soltanto pochi giorni prima per commettere il suo crimine terribile?
Era Theresa May a dire che da giorni il MI5 e l'FBI lo avevano seguito come componente di una cellula per una possibile pianificazione di un attacco islamico contro "un obiettivo politico„ in Gran-Bretagna?
Nella campagna elettorale corrente, il leader labourista Jeremy Corbyn ha fatto un riferimento alla vigilanza per "una guerra al terrorismo che è venuta a mancare". Come lui sa, non era mai stata una guerra al terrorismo ma piuttosto una guerra di conquista e di assoggettamento. La Palestina. l'Afghanistan, L'Iraq. La Libia. La Siria. L'Iran sarebbe quello che viene dopo. Prima che ci sia un'altra Manchester, chi avrà il coraggio di dirlo?
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