Sono 341mila gli italiani il cui reddito è finito sotto i 7.500 euro che hanno dovuto ridare la somma allo Stato. E che hanno scritto la loro storia a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it. L'azienda di Claudia le ha pagato solo quattro mensilità su dodici. E una l'ha persa a causa del rimborso. L'insegnante Diana si è vista alleggerire la retribuzione. Alessandro, senza lavoro, si sente "cornuto e mazziato", mentre a Dino viene in mente Fantozzi a cui Robin Hood ruba i soldi che gli ha appena consegnato.
C’è chi si è visto trattenere la somma “indebitamente percepita” perché ha un reddito troppo basso a causa della perdita del lavoro. O addirittura chi l’ha dovuta restituire perché la sua azienda non l’ha pagato e quindi ha perso il diritto al bonus perché ha guadagnato troppo poco. Sono almeno 341mila gli italiani che hanno dovuto restituire il bonus da 80 euro non perché il loro reddito è cresciuto, ma perché è crollato. Come rivelato domenica da ilfattoquotidiano.it, nel 2015 si sono contati 1,4 milioni di contribuenti in questa situazione. Il beneficio, infatti, è riservato a chi ha avuto un reddito compreso tra gli 8mila e i 26mila euro lordi. Se nel corso dell’anno si va al di sopra o al di sotto di queste soglie, si perde il diritto agli 80 euro. E bisogna ridarli all’Agenzia delle Entrate, stavolta in un’unica soluzione. Ma secondo il presidente del Consiglio Matteo Renzi, è una falsità dire che il governo ha “dato 80 euro per poi farseli restituire indietro”. Semplicemente, ha detto, “chi ha guadagnato di più (oltre 26mila euro, ndr) deve restituire gli 80 euro perché se non sei dentro le soglie previste per legge quei soldi non ti spettano”. Dimenticandosi, però, che tra gliitaliani costretti a ridare il bonus ci sono anche coloro che hannoguadagnato troppo poco. In particolare, hanno dovuto ridare la somma 341mila persone con un reddito sotto i 7.500 euro.
Ecco le storie di quanti hanno scritto a ilfattoquotidiano.it :
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