Nel mese di luglio il tasso dei senza lavoro è sceso ai minimi dal 2013. Per gli under 24 si è fermato al 40,5%, calando di 2,5 punti. Per quanto riguarda il secondo trimestre, dopo l'entrata in vigore della riforma del governo Renzi, le persone che lavorano sono cresciute di 180mila unità ma solo tra i più senior. E nonostante gli sgravi per i contratti stabili aumenta l'incidenza dei dipendenti a termine.....vero...?...leggi il perchè "è" una nuova bufala del MagoZurlìRenziPd....
A luglio il tasso di disoccupazione è stato il più basso dal 2013 e gli occupati sono aumentati di 44mila unità. Ma, guardando al secondo trimestre dell’anno, i dati sull’impatto del Jobs Act e deglisgravi contributivi sono in chiaroscuro. Perché a trainare l’aumento dell’occupazione rispetto allo stesso periodo del 2014 (180mila i posti in più) è in realtà soprattutto la riforma delle pensioni firmata Fornero-Monti. L’incremento dei contratti a tempo indeterminato, attesta infatti l’Istat, si è registrato soprattutto per gli over 50, che restano sul mercato perché devono fare i conti con requisiti più severi per l’accesso all’assegno previdenziale. Rispetto poi al presunto miglioramento della “qualità” dell’occupazione, aspetto sempre sottolineato dal ministro del lavoro Giuliano Poletti, per ora i numeri dell’istituto di statistica non permettono di gridare vittoria: anzi, l’incidenza dei dipendenti a termine sul totale degli occupati è salita dal 10,4% del secondo trimestre 2014 al 10,7 per cento......continua a leggere...
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