Mentre a Napoli chiudono sempre più aziende, ce n’è una che va a gonfie vele tanto che ha aperto una nuova, lussuosa sede. È la Nato,
il cui Comando interforze (Jfc Naples) si è trasferito il 13 dicembre
da Bagnoli a Lago Patria. Il nuovo quartier generale ha una superficie
coperta di 85mila metri quadri, circondata da un’area recintata ancora
più vasta, già predisposta per future espansioni.
Vi
lavorano 2100 militari e 350 civili che, con le famiglie, costituiscono
una comunità di oltre 5mila persone. La costruzione è costata
ufficialmente 165 milioni di euro, cui si aggiunge una cifra non
quantificata per le dotazioni (600 km d cavi, 2mila computer, antenne
satellitari) e le infrastrutture. L’Italia partecipa alla spesa
complessiva, stimabile in circa 200 milioni di euro, sia con la quota
parte del costo di costruzione, sia con il «fondo per le aree
sottoutilizzate» e con uno erogato dalla Provincia, per un ammontare
stimato in circa 25 milioni. Tutto denaro pubblico, che va ad
aggiungersi al budget militare...continua...http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/9513-vedi-napoli-e-poi-muori.html
PS: E bravo il "vostro"giggino, molti napoletani vivono nella "mondezza", vivono alle "vele"....e lui , con l'aggiunta della provincia, dona200Milionidi € + 25 della provincia per...<<Poiché le operazioni belliche si intenficano in base al «nuovo concetto strategico», spiega l’ammiraglio Clingan, occorreva una sede adeguata a «un quartier generale di combattimento della guerra», costantemente operativo. A Napoli, che – assicura De Magistris – ha «una posizione strategica rilevante nei piani per il mantenimento della pace nel mondo».>>
umberto marabese
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