L’operaio sopravvissuto al rogo della Thyssen invitato a fare un passo indietro e a non candidarsi alle primarie. Bersani teme che l’eventuale bocciatura possa essere un autogol per un partito balcanizzato in satrapie. Perché non lo mette tra le “riserve”?
Era un Panda nel Parlamento uscente – che di operai oltre lui ne contava solo altri tre – e specie estinta è dichiarata oggi dalle primarie del Pd. Antonio Boccuzzi, l’operaio sopravvissuto al rogo della Thyssen e nel 2008 candidato capolista in Piemonte da Walter Veltroni per rimarcare la “centralità del lavoro” nella politica dell'allora nuovo partito, non si presenta alle votazioni interne del prossimo 29 dicembre. A chiedergli il “passo indietro” è stato lo stesso vertice nazionale, preoccupato che l’eventuale bocciatura nelle urne di un “simbolo” della condizione operaia possa rappresentare un boomerang, una sorta di sconfessione dei conclamati impegni sulle questioni del lavoro e dell’occupazione. Bocciatura facile da pronosticare in un partito, come quello torinese, balcanizzato in piccole satrapie...continua...http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/il-pd-sacrifica-boccuzzi-
PS: Così si fa, che mai c'azzecca un operaio in un partito di centro-sinistra?Per il Pd, niente, quindi licenziato!(sembre che il Bersani abbia commentato..."non per niente abbiamo votato abrogando l'art. 18....).
umberto marabese
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