domenica 4 settembre 2011

Bindi a Renzi: non può candidarsi alle primarie E lui la zittisce: "Ma lei è alla sesta legislatura..."

Volano i coltelli tra il presidente del Pd e il sindaco di Firenze. Lei gli ricorda che per candidarsi alle primarie prima deve uscire dal Pd. E lui risponde per le rime: "Se ha letto lo Statuto sa anche che non ci si può candidare più di tre volte. E lei è alla sesta legislatura..."

Milano - Non c'è pace nell'estate del Pd, in casa Bersani continuano a volare gli stracci, i piatti e qualche volta anche i coltelli. Questa volta il dibattito è in punta di diritto: al centro della querelle tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e la presidente dei Democratici Rosy Bindi ci sono i cavilli dello statuto. Roba loro, teoricamente. Ma in verità loro stessi danno delle interpretazioni molto personali alla carta del partito, perché in ballo non c'è solo un pezzo di carta ma la poltrona (parecchio in bilico dopo lo scandalo Penati) del segretario Pier Luigi Bersani. "Se Rosy Bindi quest'estate ha avuto il tempo per rileggere lo statuto del Pd non può non aver visto che c'è una norma che impedisce di candidarsi per più di tre legislature. Lei è alla sesta", Matteo Renzi rottama così, in un'intervista alla Nazione di Firenze, il presidente del Pd che venerdì scorso aveva sottolineato che se il sindaco di Firenze intende candidarsi alle primarie "deve prima dimettersi dal Pd", perchè, proprio in base allo statuto del partito, "per il Pd il candidato è il segretario"...continua...

PS: Le regole in politica? Non esistono e se esistono, non se ne tiene conto: semplice, no?
Buona notte, umberto marabese

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