mercoledì 10 agosto 2011

L’Europa ribelle. di Paolo Flores d'Arcais

Europa non è il Maghreb, i governi d’establishment delle democrazie in crisi non sono comparabili ai dispotismi dei Ben Alì, Mubarak, Gheddafi (per non parlare di Assad), e dunque le rivolte del Nordafrica non hanno alcuna probabilità di ripetersi nel Vecchio continente. Ma è accecante cecità quella del primo ministro Cameron che di fronte alle fiamme di Tottenham sentenzia: “Pura criminalità”. Ci sono certamente anche i delinquenti, come sempre accade nei momenti torbidi. Ma c’è innanzitutto la rabbia e l’esasperazione di chi (masse, ormai. E soprattutto crescenti. E in primo luogo giovanili) è stato escluso dalla cittadinanza democratica, e infine dalla stessa speranza di accedervi. Perché la democrazia implica diffusa mediocrità di ricchezze, come già insegnava Rousseau, e non può reggere a lungo la dismisura tra l’opulenza sempre più sfacciata (e spesso proterva di illegalità) degli “happy few” e l’orizzonte di neo-povertà che inghiotte ex ceti medi e avvelena la condizione giovanile...continua....
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/10/leuropa-ribelle/150838/
PS: Caro David camerum, come giustamente sostiene l'autura di questo articolo, non cìè solo criminalità nei gesti di chi si ribella, c'è molto di più, molto di di più!
Buona notte, umberto marabese

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