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Sede operativa: Grugliasco (TO) Via General Perotti n° 54
Cell: 327 1955371; 335 6495477
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Gianni Favaro
SBULLIAMOCI! Bulli, bulle e tutti noi.
Progetto per le scuole primarie e secondarie.
Costruzione di un racconto collettivo su bullismo e cyberbullismo: attraverso informazione e discussione su rischi e strategie per affrontarli, s’intende lasciar emergere la riflessione su cause e meccanismi e, con l’utilizzo della narrazione e della creatività dare un senso a vissuti che possono appartenere a tutti ma che, in determinate circostanze, possono tradursi in prepotenze o violenze. Capire come si produce il bullo può aiutare a smontarlo che sia negli altri o dentro di sé.
Per gli Istituti scolastici o Associazioni interessati, siamo a disposizione per incontrarvi per definire insieme il progetto più adatto alle vostre specifiche esigenze...
Le Associazioni Terra Comune onlus e Polaris collaborano da alcuni anni su tematiche per la formazione di docenti, operatori sociali, studenti.
Sbulliamoci è un progetto di sinergia tra competenze didattiche, psicopedagogiche, approccio psicologico-evolutivo e pratiche di intervento diretto (laboratori di narrazione, costruzione di racconti, libri accessibili) finalizzato al benessere delle persone in età evolutiva e gruppi-classe nel mondo della scuola e fuori.
Sbulliamoci è un progetto che intende promuovere un livello di profonda consapevolezza del fenomeno del bullismo negli allievi, in un’ottica di prevenzione, promozione della salute e dell’equilibrio psicologico ed emotivo. Fornisce agli allievi strumenti per la gestione dei conflitti e per favorire lo sviluppo di una coesione solidale di comunità. Propone un’esperienza intensa di cooperazione tra pari, che trasmetta, anche concretamente attraverso il lavorare insieme, il concetto che il bullismo si può affrontare se si è in gruppo, se si sconfiggono solitudine, isolamento e paure, se si sente di appartenere a qualcosa di bello, se si può chiedere aiuto quando occorre, se si cresce insieme scoprendo e valorizzando i talenti di ciascuno.
Sbulliamoci presenta un approccio al fenomeno del bullismo e cyber bullismo che vuole andare oltre gli allarmi sociali o l’idea che sia sufficiente stare lontani dal web e/o da situazioni potenzialmente pericolose oppure imparare modalità e tecniche di difesa dai bulli, azioni necessarie e utili, ma non ancora sufficienti.
I bulli non sono mostri che arrivano da altri mondi, sono coetanei, ma non sono in grado di gestire aspetti emotivi e relazionali legati all’aggressività e alla conflittualità.
Tutti oggi attraverso internet e i social network, possono accedere a molte più informazioni e stimoli che nel passato. Il limite di questi strumenti, specialmente per i più giovani, è che chi li usa, spesso è solo. Solitudine e nuovi modelli relazionali che sostituiscono le comunità, siano esse la famiglia o gli amici e coetanei con cui giocare nei cortili dei caseggiati o per strada ai giardini pubblici.
La distanza nelle relazioni con altri, che vengono filtrate dalla rete e dalla “virtualità” dei comportamenti, costituisce un nuovo modo di relazionarsi più “sfacciato”, meno vincolato alle regole e dinamiche di socialità condivise finora.
L’aggressione e l’insulto attraverso la rete o i social da parte del bullo possono essere esercitati anche grazie all’immunità fisica garantita dalla distanza. Il “personaggio bullo virtuale” che ci si crea in questo modo ha poi la necessità di essere confermato (trasportato) nei rapporti reali, dal vivo, in classe determinando un’accentuazione di comportamenti inadeguati, di sfida all’autorità e violenza esercitata soprattutto sui più deboli. Mantiene un’incapacità di differenziare fantasia e realtà e di gestire l’immagine di sé costruita virtualmente nella dimensione dialogica – in cui si è di fronte, ci si vede, ci si tocca- reale che prevede anche le reazioni verbali e non verbali dell’altro e degli altri.
Il bullo virtuale come il bullo sociale non sono in grado di gestire la dimensione relazionale ed emotiva della conflittualità, di modulare la distanza, di affermare la propria identità se non in negativo, di scoprire e valorizzare le proprie potenzialità e autostima.---
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