PS: Ricevo, copio, incollo e...ringrazio.
umberto marabese
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Linee di riforme
costituzionali per lo Stato neoilluminista.
Lo
Stato ed il suo attuale Governo, con la loro sub cultura decadentista
e le loro false culture ideologiche di fondo, vogliono fare politica
di rinnovamento con delle riforme costituzionali che sottopongono a
referendum.
Ma
chi è formato politicamente e culturalmente in un determinato modo
e non cambia il suo orientamento politico culturale, non può che produrre
cose dello stesso genere e sulla medesima base culturale e politica.
Ho
già detto che l’Occidente Capitalistico sta diventando “il
regno del male”
per le sue numerose negatività a 360 gradi su tutti i campi della
vita sociale, in campo economico, istituzionale e nella politica
internazionale.
Qui propongo, solo per
enunciati ed in breve sintesi, alcune linee di riforme
costituzionali che ho pubblicato il 9 ottobre 2015 in questo stesso
blog.
Nel
blog, insieme a quelle linee, vi sono proposte politiche di
cambiamento e rinnovamento in tutti i campi. Ho poi denominato
quella pubblicazione, che porta come titolo “Risaniamo e salviamo
l’Italia con l’Occidente Capitalistico”, come “manifesto
neoilluminista.”
Qui
di seguito si riportano dunque le seguenti linee di riforme
costituzionali, ma solo per titoli e brevi cenni. Per maggiore
completezza si può leggere nel “manifesto” la parte concernente
le riforme costituzionali e, sul diritto di famiglia e su politiche
economiche e sociali connesse, l’articolo del 22-6-16 “Giovani
italiani riprendetevi la vita che vi hanno rubato”:...
-
Abolizione della
Presidenza della Repubblica. Passaggio dei poteri al Premier ed al
Governo. La Magistratura si autogoverna. Il potere della Magistratura
non è superiore né uguale al potere legislativo politico. Revisione
sul potere di sentenza di costituzionalità; della Corte dei Conti;
dei TAR. Creazione dei tribunali democratici popolari, di cui a breve
pubblicherò in merito in questo stesso blog.; riforma della macchina
burocratica giudiziaria.
-Abolizione
della
Camera dei Deputati.
-Elezione
dei
Senatori, scelti preventivamente dagli elettori, e non dai partiti,
con la raccolta di firme presso le segreterie comunali. Si candida
chi raggiunge il quorum del 10% o i due che riportano il maggior
numero di firme. Super poteri ai Senatori su tutta la Pubblica
Amministrazione del proprio Collegio, anche sulle delibere dei
Comuni. Istituzione dei Commissari ad acta, che sono eletti insieme
col Senatore e lo affiancano nel suo collegio senatoriale.
Introduzione del Maximum Senatoribus. Nessuno nella Pubblica
Amministrazione può avere uno stipendio superiore od uguale ai
Senatori. (Proposta di 10.000 euro netti mensili tutto compreso.)
-Elezione
diretta
del Premier e di tutto il Governo con tutti i suoi ministri e
sottosegretari. Raccolta di firme degli elettori per scegliere le due
compagini governative che si candidano all’elezione per avere
riportato il maggior numero di firme. Possibilità che il Governo
eletto possa volgere direttamente in legge i Disegni di Legge
presentati ufficialmente durante la campagna elettorale.
-Abolizione
delle
Regioni e delle Città Metropolitane. Creazione delle Prefetture
regionali e delle Interprovince. Passaggio dei poteri regionali al
Governo ed alle Interprovince; i poteri delle Città Metropolitane
passano alle Interprovince i cui consiglieri e gli organi di governo
sono eletti allo stesso modo delle vecchie Province.
-Famiglia
patriarcale.
In Costituzione si sancisca che lo Stato democratico è fondato sulla
famiglia patriarcale. Formata dall’uomo che ne è capo, dalla
moglie e dai figli. La moglie ed i figli prendono il cognome del
padre.
Nuova politica salariale e
sugli assegni di famiglia per la moglie ed i figli, per favorire il
formarsi di famiglie monoreddito in cui l’uomo lavora e la donna
accudisce alla famiglia. ( Si propone 1500 euro netti mensili come
salario minimo per legge. Assegno di 600 euro netti mensili per la
moglie a carico; 300 euro netti mensili per ogni figlio a carico.)
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