Il leader Fiom torinese lavora a un laboratorio di idee a sinistra del Pd (e dei vendoliani?). Curto: “Cercherò di tenere insieme i pezzi”, ma il rischio deflagrazione è reale. Le dimissioni dalla segreteria nazionale della Fiom - in attesa di un prossimo reintegro dopo aver fatto fuori l’ala radicale di Giorgio Cremaschi - e le recenti dichiarazioni riguardo al panorama politico nazionale non lasciano dubbi: Giorgio Airaudo non ha intenzione di restare alla finestra in un così delicato passaggio storico per la politica italiana e per il paese nel suo complesso. Sarà in prima linea nell’elaborazione di un “programma per il lavoro”, alla ricerca di un partito o una coalizione che lo faccia proprio. “Qualcosa succederà” è andato ripetendo negli ultimi giorni e l’accelerazione di Nichi Vendola nel consegnarsi senza colpo ferire tra le braccia del Pd, certo deve averlo un po’ infastidito...continua...
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/airaudo-vede-lalba-e-sfida-sel-6130.html
PS: Meno male che qualcuno ha il coraggio di lasciare il "partitino di governo tascabile" per cercare con diffidenza altrui e difficoltà una vera via per la sinistra. Ben fatto Airaudo.
umberto marabese
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