lunedì 2 luglio 2012

Niente tetto alle "pensioni d'oro": il conflitto d'interessi dei ministri

 Ritirato l'emendamento che le riduceva a 6mila euro al mese. Da Polillo alla cancellieri a Di Paola, i tecnici che prendono di più.
Il tetto consentirebbe un risparmio di 2,3 miliardi di euro l'anno solo sulle pensioni pubbliche.
Lungi da noi dire che, nel dire no al taglio delle pensioni d'oro, i membri dell'esecutivo Monti abbiano guardato in primis alle loro tasche, presenti o future. Ma, come si dice, i numeri non mentono. E in questo caso dicono che alcuni membri dell'esecutivo si troverebbero la pensione che già percepiscono severamente decurata dal proposto tetto di 6mila euro netti al mese. E altri, secondo quanto scrive Il Fatto quotidiano, se la troverebbero in futuro, visto quanto guadagnano oggi.
L'emendamento taglia-pensioni d'oro, presentato dal parlamentare del Pdl Guido Crosetto e che consentirebbe un risparmio di 2,3 miliardi solo sulle pen....continua...http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1050107/Niente-tetto-alle--pensioni-d-oro----il-conflitto-
PS: E voi "lavoratori" del Pd( Pdl e UDC non mi interessano...) che continuate a votare un partito che vi concerderà(se saremo  ancora vivi....) di andare in pensione a 67 anni, non vi vergognate a continuarlo a fare? E lor signori i 6.000€ al mese li fanno schifo.....hanno ragione! Siamo dei pecoroni.
umberto marabese

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