“O muoriamo di malattia o di fame”.
Sono le voci degli operai Ilva di Taranto ai microfoni de ilfattoquotidiano.it. “Siamo ventimila famiglie a rischio, che facciamo poi andiamo a mangiare a casa del magistrato che ha sequestrato tutto”. Uomini e donne che lavorano nello stabilimento siderurgico da anni. A centinaia di fronte ai cancelli da questa mattina alle 6, pronti a ogni tipo di protesta: “Ci incateniamo, marceremo, ma qui lo stabilimento è tutto” di Lorenza Galeazzi
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http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/27/ilva-operai-davanti-cancelli-morire-malattia-meglio-morire-fame/202508/PS: << “O muoriamo di malattia o di fame”. >>
Ma ci rendiamo conto di come oggi i lavoratori, quelli producono "il Pil" e ricevo stipendi fi fame, sono ridotti? Presidente Napolitono e Pd-Bersani, invece di straparlare sulla morte(m'inchino sempre davanti a chi muore)di uno solo, cosa dite sulla "morte psicologica di migliaia di famiglie? Rispondete.........!"
umberto marabese
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