Il 20 agosto del 2010 pubblicai per il Gazzettino un articolo intitolato “Poche illusioni: ora l’Iraq va verso una guerra civile”, dove prevedevo che dopo il ritiro degli americani il conflitto, già latente, fra sciiti e sunniti sarebbe esploso in tutta la sua violenza e senza più freni. Sono stato facile profeta. Due giorni fa, a poco più di due settimane dal ritiro dell’ultimo contingente Usa, l’Iraq è stato teatro di una serie di attentati e di scontri fra le due comunità, con decine di morti e centinaia di feriti. Non è che l’inizio di un’escalation.
Ciò vuol dire che gli americani non dovevano andarsene dall’Iraq? No, che non avrebbero dovuto invaderlo e occuparlo nel 2003 col pretesto che Saddam Hussein possedeva ‘armi di distruzione di massa’ che non sono state mai trovate. L’Iraq è una cervellotica invenzione degli inglesi che nel 1930 misero insieme in uno Stato tre comunità, curdi, sciiti, sunniti, che nulla avevano a che fare tra loro e che anzi si detestavano...continua...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/07/iraq-la-fine-era-nota/182087/
PS: <<Così quello che gli americani avevano negato all’Iran nel 1985 scippandogli una vittoria conquistata sul campo di battaglia, che era costata ai khomeinisti centinaia di migliaia di morti, glielo hanno regalato 25 anni dopo senza che Teheran abbia dovuto sacrificare un solo uomo>>.
...e noi siamo i loro migliori alleati.......umberto marabese
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