C’è una sorta di mantra per il quale il modo “vincente” per risolvere il nodo del debito pubblico è solo quello di puntare sulla crescita del Pil: se io ho un debito di 160 ed un Pil di 100 vuol dire che il mio debito è il 160% del Pil, ma se il mio Pil diventa di 200 vuol dire che il debito, pur restando fermo, è diventato l’80% del Pil e se arrivo a 400 si è abbassato al 40%. Man mano, il gettito fiscale dovrebbe crescere in cifra assoluta così da permettere la graduale riduzione del debito e dei relativi interessi, per cui, già dopo i primi anni (sempre che non ci sia un ulteriore disavanzo statale da finanziare con nuovo debito) il capitale inizierebbe ad essere gradualmente rimborsato e, via via, ridotto. Semplice, logico, lineare...continua....
http://www.megachip.info/tematiche/kill-pil/6906-si-puo-ridurre-il-debito-con-laPS: Ridurre il debito credo si possa fare, ma non con la sola crescita, parola leggendaria che non si riesce bene a capire in che modo e a discapito di chi, farla. A questa "divinità a da venì" è inevitabile aggiungere un taglio a tutte quelle spese che non servono ai cittadini, alle imprese.
umberto marabese
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