La NATO è assente: chi e per chi bombardano città e civili?
È bastato seguire per pochi minuti i talk-show, conditi di analisti politici, esperti militari e a vario titolo, giornalisti, che si sono succeduti sabato pomeriggio dopo la notizia che i Mirage francesi avevano preso il volo verso la Libia, per capire che l’attacco dei Paesi occidentali aveva poco o nulla a che fare con la salvaguardia dei civili colpiti dalla furia del dittatore di Tripoli. Vi si parlava dell’obiettivo della Francia di affermare una propria primazia nel Mediterraneo, degli Stati Uniti che, sorpresi dall’anticipo alle operazioni dato da Sarkozy, hanno lanciato poco dopo dalle loro navi 110 missili Tomahawk per far capire che rimangono comunque loro ad avere il bastone del comando, dell’interesse della Gran Bretagna a recuperare le posizioni perdute nel 1970 quando Gheddafi cacciò, oltre a 20 mila italiani che facevano, in genere, i ristoratori o i negozianti, anche le aziende petrolifere inglesi, della necessità che l’Italia assumesse “una parte attiva” nell’attacco per poi avere pari titolo a partecipare con gli altri al business della ricostruzione (che è il nuovo sport occidentale: distruggere un Paese per poi lucrare sugli affari che ne seguono, come è avvenuto in Afghanistan e in Iraq).
Dei civili libici si erano dimenticati tutti. Ogni tanto qualcuno, in un residuo di pudore, ne faceva cenno, ma si passava subito oltre. Le questioni interessanti erano altre. Uno scenario disgustoso che peraltro rifletteva quanto stava accadendo sul terreno. Una “no-fly zone”, ammesso che sia legittima, prevede che i caccia pattuglino il cielo per impedire che gli aerei militari del Paese colpito da questa sanzione si alzino in volo (che è quanto hanno fatto, finora, correttamente, i nostri Tornado e che, se dobbiamo dar credito a Berlusconi, e questa volta glielo vogliamo dare, continueranno a fare), non che vengano colpiti con dei missili mezzi di terra e tantomeno edifici militari o paramilitari. In Libia è in atto una guerra civile.......
continua....
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/23/l%e2%80%99occidente-protegge-se-stesso/99366/
PS:.........Nel 1999, mentre la Nato bombardava la Serbia facendo 5.500 vittime civili (di cui 500 fra gli albanesi che voleva proteggere), alcuni parlamentari leghisti si recarono a Belgrado a fare gli “scudi umani”, per protesta. E la Lega è stata sempre molto tiepida, od ostile, sulla missione in Afghanistan. Una rottura così clamorosa in un dibattito in cui non si decideva il destino della “sora Lella” ma una questione di fondamentale importanza avrebbe potuto provocare una grave crisi nella maggioranza e forse la caduta del governo. E che cosa fa invece il Pd, erede di un pacifismo a volte stomachevole (“meglio rossi che morti”)? Si improvvisa in un muscolare quanto improbabile guerriero, e corre in soccorso del Cavaliere. E allora, se siete così deficienti, vi meritate Berlusconi in saecula saeculorum.
Amen: un saluto da Umberto Marabese
È bastato seguire per pochi minuti i talk-show, conditi di analisti politici, esperti militari e a vario titolo, giornalisti, che si sono succeduti sabato pomeriggio dopo la notizia che i Mirage francesi avevano preso il volo verso la Libia, per capire che l’attacco dei Paesi occidentali aveva poco o nulla a che fare con la salvaguardia dei civili colpiti dalla furia del dittatore di Tripoli. Vi si parlava dell’obiettivo della Francia di affermare una propria primazia nel Mediterraneo, degli Stati Uniti che, sorpresi dall’anticipo alle operazioni dato da Sarkozy, hanno lanciato poco dopo dalle loro navi 110 missili Tomahawk per far capire che rimangono comunque loro ad avere il bastone del comando, dell’interesse della Gran Bretagna a recuperare le posizioni perdute nel 1970 quando Gheddafi cacciò, oltre a 20 mila italiani che facevano, in genere, i ristoratori o i negozianti, anche le aziende petrolifere inglesi, della necessità che l’Italia assumesse “una parte attiva” nell’attacco per poi avere pari titolo a partecipare con gli altri al business della ricostruzione (che è il nuovo sport occidentale: distruggere un Paese per poi lucrare sugli affari che ne seguono, come è avvenuto in Afghanistan e in Iraq).
Dei civili libici si erano dimenticati tutti. Ogni tanto qualcuno, in un residuo di pudore, ne faceva cenno, ma si passava subito oltre. Le questioni interessanti erano altre. Uno scenario disgustoso che peraltro rifletteva quanto stava accadendo sul terreno. Una “no-fly zone”, ammesso che sia legittima, prevede che i caccia pattuglino il cielo per impedire che gli aerei militari del Paese colpito da questa sanzione si alzino in volo (che è quanto hanno fatto, finora, correttamente, i nostri Tornado e che, se dobbiamo dar credito a Berlusconi, e questa volta glielo vogliamo dare, continueranno a fare), non che vengano colpiti con dei missili mezzi di terra e tantomeno edifici militari o paramilitari. In Libia è in atto una guerra civile.......
continua....
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/23/l%e2%80%99occidente-protegge-se-stesso/99366/
PS:.........Nel 1999, mentre la Nato bombardava la Serbia facendo 5.500 vittime civili (di cui 500 fra gli albanesi che voleva proteggere), alcuni parlamentari leghisti si recarono a Belgrado a fare gli “scudi umani”, per protesta. E la Lega è stata sempre molto tiepida, od ostile, sulla missione in Afghanistan. Una rottura così clamorosa in un dibattito in cui non si decideva il destino della “sora Lella” ma una questione di fondamentale importanza avrebbe potuto provocare una grave crisi nella maggioranza e forse la caduta del governo. E che cosa fa invece il Pd, erede di un pacifismo a volte stomachevole (“meglio rossi che morti”)? Si improvvisa in un muscolare quanto improbabile guerriero, e corre in soccorso del Cavaliere. E allora, se siete così deficienti, vi meritate Berlusconi in saecula saeculorum.
Amen: un saluto da Umberto Marabese
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