In Germania un’altra Corte boccia l’azione del governo guidato da Olaf Scholz. Dopo quella Costituzionale, adesso è il turno della Corte dei conti, che si è espressa in merito all’aggiornamento del documento di bilancio 2023, definendolo “estremamente problematico ai sensi della legge costituzionale”.
Il documento è stato approvato dalla maggioranza degli esperti che compongono la Commissione bilancio del Parlamento rilevando tuttavia delle criticità, sulla scia del parere della Corte dei Conti.
Governo in difficoltà dopo bocciatura Corte costituzionale
Il governo ha dovuto presentare il bilancio supplementare dopo la scossa causata dalla recente sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato lo stanziamento di 60 miliardi di euro al di fuori dal bilancio regolare.
L’esecutivo, formato dalla coalizione che riunisce socialdemocratici, liberali e verdi, avrebbe voluto trasferire quei soldi inutilizzati durante l’era Covid a un fondo speciale per la transizione ecologica.
La Corte costituzionale ha ritenuto illegittima la mossa del governo. La coalizione si trova adesso con 60 miliardi di euro in meno, che sarebbero serviti anche per intervenire sull’aumento dei costi energetici, e con lo scomodo freno all’indebitamento in vista del 2024.
Germania, interviene la Corte dei conti per il “bilancio creativo”
Una situazione problematica per il governo che risulta spaccato sul da farsi. Si dice contrario al rispetto del freno all’indebitamento il ministro delle Finanze ed esponente dei liberali Christian Lindner, che invoca uno stato di emergenza retroattivo per il 2023.
Questo permetterebbe di non rispettare le regole di bilancio, sulla scia di quanto accaduto durante il periodo Covid. L’ipotesi che circola è quella di giustificare l’emergenza con le conseguenze della guerra in Ucraina, anche se lo stesso Lindner sarebbe scettico.
È tuttavia proprio questa ennesima “mossa creativa” del governo a essere bocciata dalla Corte dei conti che nei mesi scorsi aveva già rivolto delle accuse riguardo ai presunti trucchi di bilancio.
La Corte mette in discussione l’idea di invocare un’emergenza retroattiva in riferimento all’anno che sta per concludersi, oltre a contestare l’azione del governo per quanto riguarda la contabilizzazione dei fondi speciali.
Mentre i partiti dell’esecutivo devono ancora trovare un accordo, in merito al documento di bilancio si è espressa l’opposizione: “Chissà se il governo ha capito la sentenza oppure se intende ingannarci ancora”, ha commentato Christian Haase, responsabile del bilancio del gruppo di opposizione parlamentare CDU/CSU.
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