lunedì 6 aprile 2020

Video Blog Claudio Messora - LA POLIZIA DEL PENSIERO – Paolo Becchi e Giuseppe Palma – #Byoblu24

Un Governo può fare decreti legge. Le leggi servono a normare il comportamento dei cittadini. Quello che un Governo non può fare, invece, è impedire ai cittadini di pensare e di ascoltare i pensieri degli altri.
Il sottosegretario all’editoria Andrea Martella ha annunciato su Twitter la creazione di una Task Force di Governo, o meglio di una “Unità di monitoraggio per contrasto della diffusione di fake news relative al Covid-19 sul Web e sui social network”, che si occupi della “ricognizione e classificazione dei contenuti falsi, non dimostrati o fuorvianti”, coinvolgendo anche “cittadini e utenti delle piattaforme social nell’individuazione e segnalazione di contenuti non veritieri”.
Con “contenuti falsi, non dimostrati o fuorvianti” si include nella sostanzQUALSIASI COSA non sia stabilita dal Governo come “vera, dimostrata e…” qual è il contrario di “fuorviante”? “Fuorviante” da cosa? Fuorviante rispetto alla versione unica che il Governo stabilisce essere quella che più gli conviene, non essendo credibile, né francamente possibile che un qualsiasi Governo sposi versioni che in qualsiasi modo lo danneggino....
Dunque è vietato essere “fuorvianti” rispetto a una sola parte politica, perché ricordiamolo: il Governo è espressione di una maggioranza e da che mondo e mondo la prima regola di una democrazia, per evitare la “dittatura della maggioranza”, è la tutela delle minoranze (ovvero della libertà di espressione e dei diritti delle opposizioni). E perché mai questa “Task Force” dovrebbe occuparsi solo delle notizie false “sul web e sui social network”, e non anche di quelle su giornali e televisioni, di cui non faccio l’elenco perché non ho a disposizione il numero di pagine dell’enciclopedia britannica?
Ora, accade che su Open, la testata online di Enrico Mentana, il raffinato segugio digitale David Puente scriva un articolo intitolato in questo modo: “Coronavirus. Le fonti del movimento sovversivo Nuova Resistenza Italiana che incita a violare la quarantena”, ponendo dunque l’attenzione non sul gruppo in sé e sulle sue idee, ma su quello che i membri di tale gruppo condividono, senza specificare chi siano questi membri (trattandoli come se fossero un unicum e non singoli individui), né quanti altri link di fonti diverse abbiano condiviso (cherry-pick). E quali sono queste “fonti”? Chiaramente Byoblu, oltre a Pandora Tv di Giulietto Chiesa e a Contro-Tv di Massimo Mazzucco, con tanto di schemini nerd e foto personale di Claudio Messora in primo piano. Un po’ come dire che se Pacciani leggeva Tolstoj, allora il problema era Tolstoj.
Potrebbe apparire come un atto velleitario del solito giornalismo schierato e assolutamente scorretto – se non addirittura rilevante sotto al profilo penale – senonché accade proprio quando Andrea Martella lancia la sua Task Force a Palazzo Chigi, sottolineando (notare il linguaggio) come sia necessario trovare le “fonti” della disinformazione (e Puente titola “le fonti del…”), e soprattutto mentre apprendiamo come in questa Task Force sia stato chiamato ad operare proprio David Puente. Non si è mai visto che le cariche di pubblico ministero e di giudice in un processo siano rivestite dalla stessa persona, se non in qualche forma di totalitarismo estremo!
Pensavo di averle viste tutte nella vita, ma devo ammettere che questa ancora mi mancava. In quale democrazia può esistere una commissione chiamata a distinguere il vero dal falso, a decidere quindi chi può parlare (perché segue le linee guida) e chi no (perché se ne discosta), dove tale commissione sia direttamente alle dipendenze dal Governo (che – ricordiamolo – è un organo esecutivo, politicamente di parte, e non è direttamente espressione del popolo)? 
Non affaticatevi a cercare la risposta: non c’è.

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