Sic transit gloria mundi. E che le "cose" del mondo siano
effimere, che tutto possa cambiare da un momento all'altro, lo fotografa
con chiarezza il barometro dei rapporti tra il Capo dello Stato e il
presidente del Consiglio. Tra Giorgio Napolitano e Mario Monti. Tra l'uomo che ha voluto a tutti i costi il Professore al governo e tra il Professore stesso. Ieri, giovedì 22 novembre, l'intervento a gamba tesa del Colle, interventista, come sempre: "Monti non è candidabile.
E' senatore a vita. Può essere coinvolto nei giochi della politica
soltanto dopo il voto. E il Quirinale non sponsorizza soluzioni". E
ancora, Napolitano: "Una lista di Monti? Non so che senso avrebbe".
Affermazioni gravide di implicazioni politiche. Affermazioni che
sottolineano l'incrinarsi dell'asse tra Re Giorgio e Mario....continua...
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1128466/La-rabbia-di-Napolitano--per-lui-Monti-
PS: Signor Presidente , l'hanno preso per i fondelli, fatta la legge, trovata la scappatoia. Lei se ne andrà, e dico meno male...., e l'altro continuerà. Quanti italiani si ricorderanno di Lei solo per le tasse che ha permesso? Tantisssssssssssssimi!
umberto marabese
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