Tredici persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte dei due operai e il ferimento di altri due, nel cantiere dell’inceneritore di Torino. La Procura li li accusa di omicidio e lesioni. Gli episodi sono avvenuti il 3 e il 31 marzo scorsi. Da fonti vicine alla magistratura si apprende che tra gli indagati c’è anche Bruno Torresin, amministratore delegato di Trm, la società controllata del Comune di Torino, e costituita da 37 soci, per la maggior parte Comuni dell’hinterland torinese. Con Torresin sono indagati il direttore responsabile dei lavori, il coordinatore della progettazione e quello dell’esecuzione, tutti facenti capo alla Trm; poi cinque dirigenti e funzonari di Cnim e Coopsette, due delle tre imprese che ha vinto l’appalto; i tre responsabili delle ditte Peri ed Edilnoleggi che hanno agito sui ponteggi; e infine il titolare della Edil 2 Nicola Angona, l’impresa subappaltatrice di cui erano dipendenti entrambi gli operai morti negli incidenti...continua...
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