Forse le ragioni dell’attacco demolitorio che il decreto sulla
spending review conduce alle
società pubbliche sono più d’una. Il fatto, però, esiste:
sono ridimensionate. Sembra che stia per finire un’epoca che aveva fatto di questo modello organizzativo - certamente voluto dal legislatore anche per finalità di modernizzazione e di snellimento dell’azione delle amministrazioni pubbliche (imperava la linea della privatizzazione della Pubblica Amministrazione) - lo
strumento per eludere tutte le regole della buona amministrazione: dalle modalità di reclutamento del personale, alle procedure da seguirsi per gli acquisti, all’individuazione degli amministratori da parte degli enti costituenti - effettuata non sulla base delle professionalità possedute dai soggetti da nominare, ma secondo regole rigorose di spartizione partitica -, all’osservanza dei vincoli di bilancio, e via cantando. In un salutare – e si spera esteso e duraturo - sussulto di liberismo, sembra che si voglia far cessare la presenza di una
Pubblica Amministrazione impicciona che, a dispetto delle regole del libero mercato, si sostituisce agli operatori economici privati rubando loro il mestiere e producendo in assoluto disprezzo di ogni regola di efficienza ed economicità, con nefaste conseguenze sul debito e sui bilanci pubblici...continua...
http://www.lospiffero.com/marciapiede/fine-corsa-per-i-carrozzoni-pubblici-5178.html
PS: Due conti a Grugliasco: un CdA al TRM; due CdA al CIDIU; Presidente della BioRistoro; un CdA alla NOVE(teleriscaldamento); un CdA al CISAP(unico ente esemplare come conduzione e servizi offerti); CdA delle " Le Serre" al completo; sarà difficile dirlo ai moltissimi aspiranti.......!
umberto marabese
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