Il memoriale di Gotti Tedeschi: «Chiesi dei conti dei politici, iniziò la guerra»
Il banchiere cita depositi riconducibili a faccendieri e prestanome di boss mafiosi. Tra i nemici Cipriani e Simeon.
ROMA - Ha una precisa data di inizio la guerra interna allo Ior che si è conclusa con il licenziamento del presidente Ettore Gotti Tedeschi. Ed è lo stesso banchiere a fissarla nel memoriale che aveva affidato alla sua segretaria chiedendole di consegnarlo a tre persone «se dovesse succedermi qualcosa» e che voleva far avere anche al Papa. «Tutto è cominciato - scrive - quando ho chiesto di avere notizie sui conti che non erano intestati ai prelati». Depositi riconducibili a politici, faccendieri, costruttori, alti funzionari dello Stato. Ma anche a personaggi ritenuti prestanome dei boss della criminalità, come emerge da un'inchiesta avviata dalla procura di Trapani secondo cui all'Istituto per le Opere religiose potrebbero essere arrivati addirittura parte dei soldi del latitante Matteo Messina Denaro...continua...
PS: Qui, nel vaticano, il "Nazareno" non verrebbe mai, piuttosto si farebbe crocifiggere per la seconda volta.
umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento