Nei nuovi panni di presidente della Compagnia di San Paolo si dichiara impegnato a contrastare le ingerenze della politica. Ma la sua nomina è l’emblema della commistione di interessi
Occorre valorizzare la terzietà, l’indipendenza e l’autonomia degli enti di origine bancaria, salvaguardando la gestione delle fondazioni dall’ingerenza della politica. Sergio Chiamparino, da qualche settimana al vertice della Compagnia di San Paolo, una delle principali istituzioni italiane del no profit, sottoscrive senza indugi la Carta delle Fondazioni che il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti metterà al centro della sua relazione al XXII congresso nazionale delle fondazioni post bancarie. Quello stesso documento che, se applicato, nella lettera e nello spirito, non gli avrebbe consentito nel giro di sei mesi di traslocare dal piano nobile di Palazzo di Città alle stanze di corso Vittorio Emanuele, facendosi nominare dal suo successore, Piero Fassino, al posto di Angelo Benessia, ovvero di colui che nominò quando era sindaco di Torino...continua...http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/chiamparino-tuona-contro-i-poteri-forti-4658.html
PS: Credo non esistano parole o frasi per descrivere questa sua uscita!
umberto marabese
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