E la banca di Fassino ora finisce sul conto del Cav
Berlusconi imputato per il caso Unipol, ma per la scalata a Bnl nessuna indagine su Fassino e D'Alema. Ci provò la Forleo: rimossa.
Non è bastato per convincere il gup di Milano Maria Grazia Domanico a non rinviarlo a giudizio, ma Silvio Berlusconi ha ripetuto che lui, quella intercettazione, non l'ha mai ascoltata. Quell'intercettazione è dell'estate 2005, tra l'allora segretario dei Ds Piero Fassino e il potentissimo presidente Unipol Giovanni Consorte, quella del "Abbiamo una banca" detto da Fassino con piena soddisfazione reciproca. Era in atto la scalata Bnl, in un'estate caldissima di intrecci tra salotti, finanza, politica. Quella telefonata fu pubblica qualche mese dopo dal Giornale, edito dal fratello del Cav, Paolo. Che per il caso Unipol, proprio per quella pubblicazione, è stato rinviato a giudizio..continua...
PS: Pensate, se da quattro/cinque anni in qua, avessero dovuto portare in giudizio tutti coloro i quali hanno intercettato e reso pubblico tutte le intercettazioni fatte a Berlusconi....credo che un due/trecento anni non basterebbero! Combinazione, i Magistrati, ne hanno scelto uno a caso.......!
umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento