Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione alcuni elementi che possono aiutarci a capire qual è il grado di intossicazione informativa nel nostro Paese (e non solo; ma da noi probabilmente peggio che altrove). Il personaggio centrale di questa vicenda è il prof. Alessandro Orsini, una voce informata, intelligente e contro-corrente rispetto alla propaganda Biden-atlantista che esonda dai grandi giornali , Corriere, Repubblica, Stampa in particolare e dalle televisioni di entrambi i regimi: quello passato e quello presente. Mentre i dottor Stranamore nostrani e foresti giocano col fuoco di una guerra globale. Buona lettura e condivisione.
Biden: "Pericolo armi nucleari è reale"
Fui il primo a dire in Italia che l'uso delle armi nucleari da parte di Putin è un pericolo reale. Lo dissi a Carta Bianca. La reazione fu la richiesta di chiudermi la bocca, di indagare su di me e il mio conto corrente, di stracciare tutti i miei contratti di lavoro, di licenziarmi, di chiudere il mio centro di ricerca, di bandirmi da tutti i media e di lasciarmi in mezzo a una strada senza lavoro. Mi chiedevano di chiedere pietà in ginocchio e di ritrattare sotto i colpi di una violentissima campagna diffamatoria mai esaurita condita da insulti triviali, fango su Wikipedia incluso.
Un assedio per farmi crollare...
Terrorismo psicologico contro un intellettuale come nelle dittature.
In questi mesi, ho continuato a lanciare questo monito. La reazione alla mia insistenza? "Orsini è un nemico dell'Ucraina che cerca di demoralizzare quel popolo guerriero e gli italiani che inviano le armi". Poche ore fa, Biden ha dichiarato durante una visita a Palo Alto, in California: «Il ricorso di Putin ad armi nucleari tattiche è una minaccia reale»,
Chiedo a voi: era corretta oppure no la mia previsione secondo cui: "Per ogni proiettile della Nato che l'Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l'Ucraina"?
Il 13 novembre 2022 Concita De Gregorio, in un articolo contro di me intitolato: "Alessandro Orsini e gli altri, scegliere a chi credere" esortava Carta Bianca a non invitarmi più, ritraeva l'esercito russo come un esercito allo sbando, e aggiungeva che tutte le mie previsioni si erano dimostrate sbagliate. Io scelgo a chi credere, cara Concita De Gregorio, e sicuramente non credo a te, né a Repubblica, che siete la parte peggiore dell'informazione in Italia.
Avanzi l'Italia, avanzi la pace.
Risorga il movimento pacifista.
P. S. Iscriviti al mio canale youtube, non sono più libero di parlare su questa pagina.
https://www.youtube.com/@orsiniufficiale
(Alessandro Orsini)
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di Alessandro Orsini
Avrete notato che certi nostri politici e direttori di quotidiani hanno posto fine alle sbruffonate del passato. Difficilmente leggerete i loro tweet esultanti perché l’esercito ucraino è avanzato di due metri e mezzo.
Sapete perché?
Le ragioni sono due.
La prima è che hanno capito che avevo ragione: la Russia non crolla. I palloni gonfiati hanno capito che "per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia ne lancerà dieci contro l’Ucraina".
La seconda ragione è che gli sbruffoni italiani hanno paura che Putin ricorra alle armi nucleari nel caso in cui l'esercito russo venga a trovarsi in una condizione disperata.
Esattamente ciò che ho sempre detto sin dal primo giorno di guerra. Volete sapere che cosa vedo? Vedo il fallimento di un’intera classe dirigente. Vedo certi nostri politici e direttori di quotidiani accucciati e spaventati intenti a guardare ginocchioni la guerra dal buco della serratura.
Diciotto mesi di calunnie violente e di diffamazione per avere la conferma empirica che siamo nelle mani di una classe dirigente di [...] totali.
Ginocchia piegate a terra e il cervello sotto.
Non sotto le ginocchia, sotto terra.
Vergogna d'Italia, andate a nascondervi.
Pace per la Siria.
Risorga il movimento pacifista.
Post Facebook del 16 giugno 2023
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Fidarsi di Wikipedia? Mah....
Ecco l'articolo su Il Fatto Quotidiano:
L’amministratore in conflitto di interessi si dimette e Wikipedia oscura la pagina sul professor Alessandro Orsini, dopo la diffida inviata dai legali del sociologo.Qualche settimana fa, Il Fatto aveva raccontato le proteste di molti utenti dell’enciclopedia che non riuscivano a modificare la voce su Orsini, pur ritenendola (come avevano più volte motivato nelle discussioni interne) lesiva della sua reputazione perché molto sbilanciata su recensioni negative ai saggi del professore e poco obiettiva sui suoi meriti professionali (e sulla guerra in Ucraina, per esempio, non c’era spazio per riportare la condanna all’invasione russa). Alcuni di questi utenti erano stati anche bloccati dagli amministratori e in particolare il nick Gitz era stato “bannato” da HyperGio, che un leak di pubblico dominio fa risalire a un analista della Nci Agency, agenzia di comunicazione della Nato. Dopo il nostro articolo, l’amministratore in questione ha subito lasciato ogni ruolo, nonostante fosse tra gli account più longevi nella comunità di Wikipedia. Ma le molte altre testimonianze di utenti in favore di Orsini hanno anche spinto i legali del sociologo ad avanzare una diffida nei confronti di Wikipedia, ritenendo appunto che la pagina sul professore e le modalità con cui veniva amministrata rappresentassero un danno per l’interessato. Chiunque oggi provi ad aprire la voce su Orsini si ritrova così davanti una scritta: “Questa pagina è stata oscurata e protetta a scopo cautelativo a causa di una possibile controversia legale. Verrà eventualmente ripristinata alla fine della vicenda che la riguarda”. Orsini festeggia sui social: “Numerosi tentativi sono stati fatti di correggere la mia biografia nel rispetto delle regole (gli editor onesti non mancano) ma un gruppo di amministratori-detrattori, tra cui un analista della Nato, bloccava i profili che cercavano di emendare le menzogne pubblicate sul mio conto per danneggiare la mia immagine umana e professionale”.
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