mercoledì 23 gennaio 2019

Missione Sophia, Salvini: "O si cambiano le regole o ce ne andiamo"

Merkel, dopo Aquisgrana, molla subito la missione Sophia sui migranti

Ue: "Lʼoperazione ha portato tutta lʼEuropa nel Mediterraneo, dove lʼItalia era sola. Ma se Roma vuole chiuderla, noi siamo pronti a farlo".

Dopo la decisione di Berlino di interrompere la partecipazione alla missione Sophia contro i trafficanti dei migranti, il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, minaccia l'addio anche da parte del nostro Paese. "Sophia - spiega - ha come ragione di vita che tutti gli immigrati soccorsi vengano fatti sbarcare solo in Italia. Accordo geniale sottoscritto dal Governo Renzi, non so in cambio di cosa. O cambiano le regole o finisce la missione".
Ue: "Siamo pronti a chiudere Sophia" - L'Unione europea fa sapere da parte sua di essere pronta a chiudere l'operazione navale. Fonti vicine all'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Federica Mogherini precisano che Sophia aveva portato l'Ue nel Mediterraneo, dove l'Italia prima era sola, ma se Roma adesso vuole chiuderla, per Bruxelles si può procedere...

"L'operazione è stata ed è ancora un'eccellenza della politica di difesa europea - spiegano le fonti -. Ha contrastato il traffico di esseri umani nel Mediterraneo fino quasi a fermarlo del tutto, addestrato la guardia costiera libica e salvato vite umane. Sophia ha portato tutta l'Unione europea nel Mediterraneo, dove l'Italia era sola prima del 2015. Se oggi l'Italia, che ha il comando e il quartiere generale dell'operazione, non vuole più Sophia, siamo pronti a chiuderla".

Tajani: "Tenere Sophia, ma modificarla" - Secondo il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, la missione è di interesse nazionale e "va conservata, si può modificare, rafforzare ma bisogna costringere tutti i Paesi europei ad essere parte di un'azione contro l'immigrazione. Deve esserci più solidarietà da parte degli altri Paesi dell'Ue". E aggiunge: "L'immigrazione non è una questione che riguarda solo il sud e non è neanche una
questione che riguarda solo la Germania quando si tratta dei profughi siriani".

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