PS:<<Il Pd offre a Forza Italia cinque posti nel prossimo Consiglio, ma i berlusconiani ...>>...ma fate proprio schifo!...ma B. non era il "delinquente" condannato?...non era il "puttaniere" da ragazzine "ingenue e vergini"...non era quello .....? e adesso che fa il "pidiessino" Fassino...gli offre posti in consiglio per la Città Metropolitana, solo per la paura deol M5S...fate schifo!
umberto marabese
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sono divisi e potrebbero andare da soli. Asse fra Moderati e Sel per arginare Fassino. Tra una settimana il sindaco incontra i 314 colleghi della Provincia, a settembre le "elezioni". L’accordo era praticamente raggiunto: da una parte l’ex assessore regionale Ugo Cavallera per Forza Italia, dall’altra il vertice torinese delPd. Mancava solo la ratifica, l’ultimo sigillo. Nessuna competizione muscolare per l’elezione del Consiglio metropolitano, prevista per il 29 settembre, bensì un listone unico che tenesse conto della necessità di rappresentare tutti i territori e le forze politiche, da sinistra a destra. Il tutto mentre Piero Fassino si appresta a incontrare, il 15 luglio, i sindaci dei comuni della nuova area metropolitana.
Dei 18 consiglieri di cui sarà formato il nuovo organismo il Pd era (ed è) pronto a riconoscerne 5 ai berlusconiani. Che la trattativa fosse ormai ben instradata lo testimoniava il fatto che Cavallera avesse messo in agenda anche un incontro con Ncd. ....
.’erano già anche i nomi: i primi due erano l’assessore di Vinovo, ex vice presidente di Anci Piemonte, Mauro Barisone e il capogruppo in Sala Rossa Andrea Tronzano che così avrebbe potuto proseguire le sue battaglie di fiera opposizione a Fassino anche dai banchi di Palazzo Cisterna. Un patto di non belligeranza – quello tra Pd e FI - che tuttavia è durato poco più di un paio di giorni. Fino a ieri quando, nel quartier generale berlusconiano di corso Vinzaglio, c’è stata la levata di scudi. La maggioranza dei dirigenti convocati (tra gli altri Gian Luca Vignale, Fabrizio Bertot, Carlo Giacometto, Eugenio Gambetta, Claudia Porchietto e Claudio Bonansea) si è espressa contrariamente a qualunque forma di larghe intese metropolitane. “Se non altro per delimitare il nostro perimetro politico dovremmo presentare una lista di centrodestra, anche perché i grillini sicuro non faranno accordi o accordini col Pd” hanno fatto notare alcuni. Il Movimento 5 stelle rischierebbe di essere l’unica formazione alternativa al listone di Piero Fassino, un bel vantaggio in termini di visibilità e di spazi di manovra politica. Tra coloro che invece si sono dichiarati favorevoli alla grande ammucchiata con il Pd c’è la prima linea berlusconiana, con il tridente Pichetto-Cavallera-Osvaldo Napoli con quest’ultimo che dopo essere stato per anni l’uomo del centrodestra in Anci ha coltivato solidi rapporti con Sergio Chiamparino e Piero Fassino dopo. Forza Italia si incontrerà nuovamente giovedì alle 17 per prendere una decisione definitiva.
Lo stesso giorno in cui si ritroveranno faccia a faccia anche Moderati e Sel, vertici opposti di una coalizione particolarmente litigiosa in Sala Rossa, ma per la prima volta fianco a fianco. L’appuntamento è nella sede della formazione centrista, in via XX Settembre, l’obiettivo è di creare un asse che possa reggere la forza d’urto di un Pd che finora ha dato l’impressione di voler gestire in solitaria l’operazione, distribuendo pani e pesci (poltrone e prebende) secondo criteri messi a punto dal comitato costituito in via Masserano sotto l’attenta regia dell’onnisciente Fassino. All’incontro parteciperanno il leader moderato Mimmo Portas e la segretaria torinese Carlotta Salerno, dall’altra parte ci saranno il capogruppo vendoliano in Sala Rossa Michele Curto, la segretaria provinciale Nicoletta Cerrato e il responsabile enti locali del partito Roberto Forte. Perché, per dirla con le parole di uno dei presenti «siamo in pochi ma 160 firme per presentare una lista le troviamo anche noi». Lungo avvisato…
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