mercoledì 10 ottobre 2012
Yoani Sanchez: campagna di discredito contro Cuba dopo la falsa notizia dell’epidemia di colera a Cuba
di Gianni Minà - Latinoamerica.
Abbiamo ricevuto dai nostri lettori, in queste ore, diverse lettere che chiedevano di sciogliere dubbi su Yoani Sanchez. L’ultima campagna di discredito contro Cuba che viene dopo la falsa notizia dell’epidemia di colera a Cuba e dopo la farsa dei reporter italiani fermati senza visto giornalistico, confermano l’esigenza degli Stati Uniti e di chi gli regge il gioco, di screditare la Rivoluzione sapendo che, fra pochi giorni, arriverà la 21° condanna dell’ONU agli Stati Uniti per l’embargo contro Cuba. Per quanto riguarda il lavoro che svolge la Sanchez a Cuba, abbiamo già scritto in molti numeri di Latinoamerica. Questa volta vi segnaliamo l’articolo uscito a maggio nel n. 118/119 della nostra rivista da Salim Lamrani, docente universitario alla Sorbona di Parigi e nostro collaboratore.
Spulciando i cablo d’ambasciata resi pubblici da Wikileaks si è scoperto che la famosa intervista a Obama non era stata mai fatta. Che Raul Casto non aveva risposto perché non gli erano mai state mandate le domande. E poi altri...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/9069-a-
PS: <<È inevitabile che sorgano altre domande. Come può Yoani Sánchez seguire più di 80.000 account senza avere un accesso permanente a Internet? Come ha potuto iscriversi a circa 200 diversi account al giorno in media da giugno 2010, con picchi superiori ai 700? Quante persone seguono davvero le attività dell’oppositrice cubana in rete? Chi finanzia la creazione degli account fasulli? A quale scopo? Quali interessi si nascondono dietro alla figura di Yoani Sánchez?>>
umberto marabese
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