Venti di guerra. La politica estera turca sta diventando avventurista mentre pochi anni fa puntava allo zero problemi con i vicini: oggi ci sono invece molti problemi con Israele, dopo l'assalto alla flottiglia della Mavi Marmara, con l'Armenia (dopo il riavvicinamento con l'Azerbajan e la fine dei colloqui di pace), con Cipro e la Ue con cui sono congelati i rapporti a causa del semestre di presidenza cipriota e al rifiuto di Ankara di aprire i suoi porti e aeroporti alle navi e aerei ciprioti.
A tutti questi problemi, che non sono pochi, si è aggiunta la nuova tensione esplosa tra Siria e Turchia dove soffiano venti di guerra: Ankara, in versione neo-ottomana, ha risposto mercoledì sera bombardando "obiettivi siriani" lungo il confine a un colpo di mortaio sparato dal territorio siriano - dove sono in corso combattimenti fra
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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-04/erdogan-neoottomano-zero-troppi-081943.shtml
PS: Mamma li "turki": questa è una battuta da circo, in reltà, il mio, è un vero e proprio allarme rosso. Può essere l'inizio della terza guerra mondiale!
umberto marabese
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