Veltroni – abbandonata da tempo l’idea dell’annunciata fuga in Africa - chiede in poche parole di rivedere la linea del partito subito dopo le elezioni (ai tempi della Dc si sarebbe detto “verifica”) chiedendo che il partito “si rivolga a un elettorato che vada ben al di là del bacino di voti che un tempo raccoglievano Margherita e Ds”. A due settimane dal voto amministrativo, il buon Walter ha offerto un bel caffè avvelenato a Bersani e ai suoi.....
continua....
http://blog.ilgiornale.it/taliani/2011/05/02/veltroni-e-il-leader-che-non-ce/
Un commento a caso C/I: Finché il Pd inseguirà le tesi di ognuno dei propri alleati per farsi accettare da ciascuno di loro, non potrà proporre una linea politica e continuerà a perdere consensi. E tenterà di compensare il peso decrescente alzando sempre più la voce. Finché il Pd si limiterà ad essere una mediocre copia incompleta di ciascuno dei suoi alleati, gli elettori ovviamente passeranno dalla brutta copia-Pd agli originali. Questo Pd fa comodo solo a quanti tra i suoi alleati non sanno che farsene di una socialdemocrazia, perché perseguono progetti che vanno dal sovvertimento della democrazia al puro incremento del proprio potere.
Un saluto da Umberto Marabese
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