“Cosa deve pensare un cittadino dell’altra parte del mondo, cioè quella che non sta con l’Occidente, dinanzi al fatto che Israele invada uno Stato sovrano, esattamente come ha fatto Putin due anni e mezzo fa e che, a differenza di Putin, che ha sanzioni, embarghi, sequestri di beni, arresto internazionale (adesso gli vogliamo anche bombardare il suo territorio con le nostre armi) su Netanyahu e su Israele non succede niente di tutto questo?“. Sono le parole del direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, che a Otto e mezzo (La7) analizza gli effetti devastanti del conflitto che vede Israele contro Hamas, Hezbollah e l’Iran.
Circa i proclami di vittoria totale pronunciati da Netanyahu, Travaglio osserva: “Qua sembra che si giochi a Risiko. In realtà ci sono 42mila morti a Gaza, oltre un migliaio di morti in Libano, un milione di profughi, quindi parlare di vittoria o di sconfitta è abbastanza paradossale. Ma facciamo finta che non esistano le vittime e che sia tutto un Risiko:. qual è la strategia di Netanyahu? Lui dice che vuole dare più sicurezza a Israele. Quindi – continua – per dare più sicurezza a Israele sta attaccando, bombardando e invadendo tutti i suoi vicini di casa. In un anno ha aperto 7 fronti: Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria, Iran, Iraq, Yemen. E bombardando tutti i suoi vicini di casa pensa di dare più sicurezza a Israele?
Il direttore del Fatto aggiunge: “La mattanza di Gaza doveva eliminare Hamas e invece non solo non l’ha eliminato, ma gli ha fornito per i prossimi decenni nuovi adepti. La stessa cosa succederà con Hezbollah. Ma il problema è: qual è la strategia dell’Occidente, visto che Israele è l’unica pedina dell’Occidente rimasta in Medio Oriente? È un Occidente acefalo, privo di testa. Biden probabilmente non sa più nemmeno che cos’è il Libano e che cos’è Israele e sarà il presidente degli Stati Uniti fino al 20 gennaio, comunque vadano le elezioni di novembre”.
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