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mercoledì 11 maggio 2022

Maurizio Blondet - “Il ritorno a casa della comunità askenazi NeoGlobal è uno dei reali obiettivi?”

 


PS: Aggiungo anch'io il consiglio...chi può di stamparlo in varie copie e diffondero così.

umberto marabese
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Un pezzo lunghissimo postato su Comedonchisciotte. Merita la stampa, e non solo perché è più facile leggerlo, ma perché illumina in senso fondamentale la base storica del conflitto in corso dal punto di vista askenazi,scritto sine ira et studio, e deve diventare un testo di riferimento, da non lasciar svanire dalla memoria nella nube della smemoratezza digitale. Consiglio chi può di stamparlo in varie copie e diffondero così.

Leggetelo nell’originale cliccando qui:

La storia oscurata del Pale of settlement. Alla scoperta di un’area cruciale per i destini del mondo

Mi limito a qualche passo...

8. Il movimento e l’ideologia NeoGlobal
Nel corso degli ultimi due decenni, particolarmente negli Stati Uniti, questi filoni culturali si sono agglutinati molto scompostamente in quella che ormai noi tutti – e siamo già fuori tempo – dovremmo chiamare a chiare lettere e riconoscere come l’ideologia politica “NeoGlobal”.

Secondo questa ideologia, sorta insieme ad Internet, non del tutto chiara ed in corso di formazione, quindi pronta ad accogliere ogni nuovo “fermento”, il nemico nr uno da abbattere è evidentemente lo Stato Nazione – divenuto a pieno titolo l’erede dell’ex “Stato borghese autoritario” della “scuola” di Francoforte – e specialmente il suo archetipo originario e più ostinatamente resistente: lo Stato Nazione europeo.

Gli strumenti di questa guerra del movimento NeoGlobal sono sostanzialmente tre:

il primo è l’immigrazione incontrollata negli USA e in Europa, mirante a sfibrare e distruggere le identità e società nazionali, con l’ulteriore, molto concreto, obiettivo di medio termine (non ancora apertamente dichiarato) di concedere il voto politico anche ai meri residenti (con effetti politico-elettorali catastrofici per i difensori dello Stato Nazione, alias i “sovranisti”);

il secondo è il contemporaneo sostegno alla cronica espansione dei poteri neo-imperiali della Commissione dell’Unione Europea, attraverso la progressiva riduzione dei poteri sovrani degli Stati Europei, sempre più sottoposti ad un pesante regime autorizzativo – con l’evidente, crescente esautoramento della relazione democratica primaria tra popoli e Governi eletti dal popolo, a vantaggio diretto del ruolo di burocrati eletti… da nessuno;


il terzo è l’uso feroce e sistematico dei media, ed in particolare dei nuovi media internet (Facebook, Tweeter, Netflix, etc), censura inclusa, per promuovere, direttamente ed indirettamente, un nuovo “hard core” di valori universali ed incontestabili, pena le accuse di razzismo, maschilismo, autoritarismo, nazionalismo e, come sempre, “fascismo” – guarda che caso, più o meno le stesse accuse che le generazioni ribelli degli anni ’60 e ’70 rivolgevano ai sostenitori del cd “Stato borghese autoritario” ed alla cd “personalità autoritaria” (che oggi non accetta il matrimonio omosessuale, la Gender Theory, etc etc).

9. La sub-ideologia NeoGlobal dell’Unione Europea
Tra le altre sub-ideologie che compongono il movimento NeoGlobal (Cancel Culture, Gender Theory, Global Warming) e che ci vengono somministrate quotidianamente in modo diretto, indiretto o subliminale, una delle più FALSE sotto il profilo storico-politico è quella che è alla base dell’Unione Europea, nel frattempo divenuta, attraverso l’espansione continua dei poteri neoimperiali della Commissione, il bastione della distruzione dello Stato Nazione europeo, erede – vale la pena ripeterlo – dell’ex “Stato borghese autoritario” della “scuola” di Francoforte.

Secondo tale sub-ideologia, la ragione principale delle due guerre mondiali sarebbe stata infatti il nazionalismo, in particolare dei popoli europei, quale riassunto e simbolizzato negativamente in particolare da fascismo e nazismo: donde la necessità, il “dovere morale, prima ancora che politico” di sconfiggerlo definitivamente, attraverso, appunto, l’Unione Europea.

10. Lo scontro tra movimento NeoGlobal e Stato Nazione ed il ruolo centrale dei mass media
Lo scontro tra movimento NeoGlobal e Stato Nazione è visibile ovunque, nel movimento ebraico internazionale ed in Occidente.

Da una parte Israele, lo Stato Nazione per antonomasia in quanto “Stato del Popolo Ebraico” (nonostante l’esistenza di milioni di Palestinesi), per definizione ostile all’immigrazione incontrollata, più una minoranza della comunità ebraica USA (specialmente le ali conservatrici e religiose-ortodosse), leaders politici quali Donald Trump e Viktor Orban, e noti partiti politici sovranisti, minoritari in Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, etc.

Dall’altra, gli USA del Partito Democratico e della Presidenza Biden, l’80-85% della comunità ebraica USA, George Soros, la Commissione ed i circoli UE, ed attualmente – a diversi gradi – la maggior parte dei Governi europei.

Soprattutto, il movimento NeoGlobal vanta uno schiacciante dominio sia dei media tradizionali, negli USA (WSJ, NYT, Washington Post, CNN, etc) ed in Europa, sia soprattutto dei nuovi media internet (Facebook, Google, Tweeter, Netflix, etc) che raggiungono – come, attenzione, MAI accaduto nella storia – ogni casa, computer, tv e cellulare. I nuovi media Internet sembrano rappresentare per il movimento NeoGlobal quello che la radio rappresentò per fascismo e nazismo.

Ma non solo: i nuovi media, infatti, registrano tutti i dati degli “utenti”!

I dati personali (emails, accessi, siti consultati, acquisti, etc) degli “utenti” di USA e UE sono infatti “custoditi” nei servers USA per l’UE, grazie al recentissimo annuncio (25 marzo 2022) del nuovo accordo sul trasferimento dei dati USA-UE, passato sotto il silenzio più totale dei media europei.. […]

Quesito: siamo cittadini di Paesi democratici, prima ancora che “utenti di Internet”: perchè tutti i dati internet di NOI Europei sono custoditi negli USA? Insorge infatti il fondatissimo sospetto di uno spionaggio elettronico di massa! Qualche giorno fa l’FBI USA ha riconosciuto recenti “interventi di controllo” su circa 3,5 milioni di “utenze”!

13. Lo scontro con la Russia
Il movimento NeoGlobal è oggi compattamente orientato in quasi tutte le sue diverse componenti verso il confronto geostrategico, politico e mediatico con la Russia, che come noto ha ritenuto di dover intervenire militarmente nella confinante Ucraina, all’asserito (e disputato) fine di eliminare le aggressive componenti ostili e russofobiche attive in quel Paese, e di ottenerne con la forza la neutralità internazionale, a fronte di una espansione trentennale della Nato percepita come “aggressiva” o “minacciosa”.

Dal lato occidentale, gli unici “distinguo” nel confronto geostrategico, politico e mediatico in corso provengono quasi esclusivamente da governanti (Israele in primis, ma anche Ungheria e Serbia) o politici (Marine Le Pen) ispirati ai principi dello Stato Nazione.

14. Ritorno nel “Pale of Settlement”?

l’elenco nella Presidenza Biden è lungo e molto qualificato: Ron Klain (Capo di Gabinetto della Casa Bianca), Jacob Jeremiah Sullivan (Cons. Sicurezza), Anthony Blinken e Victoria Nuland, inoltre moglie del lobbysta guerrafondaio Neocon Robert Kagan (Dipartimento di Stato), Merrick Garland (Dipartimento della Giustizia), Janet Yellen (Tesoro), fino a Alejandro Mayorkas (Homeland Security), unico Ebreo dei citati non Askhenazi ma Sefardita, di origine cubana.

“Jake” Sullivan è uno dei registi del falso scandalo della presunta alleanza Trump-Putin, mai provata. Victoria Nuland è l’artefice del pieno e decisivo sostegno USA al colpo di stato in Ucraina del 2014, all’origine della guerra in corso. Alejandro Mayorkas ha gestito la riapertura delle frontiere USA a milioni di immigrati, mentre Merrick Garland è arrivato a chiedere la sorveglianza dell’FBI sulle decine di migliaia di genitori che hanno rumorosamente protestato contro l’insegnamento della “Gender Theory” nelle scuole.

Se osserviamo i media statunitensi, sia tradizionali (WSJ, NYT, Washington Post, CNN, etc) che Internet , l’elenco si allunga ancora di più, come peraltro oggi chiunque può verificare, digitando i cognomi su Google o, per i molteplici casi illustri (Jeff Zucker, Wolf Blitzer, Mark Zuckerberg, etc, etc), leggendo le relative biografie su Wikipedia in inglese.

Leggete il tutto.

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