Byoblu ha incontrato il giurista Alessandro Somma, direttore responsabile de La fionda e docente di diritto comparato all’Università La sapienza di Roma. Autore di un illuminante volume che, attraverso una minuziosa analisi storica, decostruisce uno dei miti dell’attuale europeismo: ‘Contro Ventotene’. A partire dalle ultime notizie sulla guerra in Ucraina, Somma ha esaminato la fisionomia dei rapporti politici emersi all’interno e all’esterno dell’UE:
“Qualche giorno fa Zelensky aveva accettato di cedere la Crimea per raggiungere la Pace e poche ore dopo Stoltenberg ha ribattuto a nome della Nato che non se ne parlava neanche. Questo è stato un elemento chirificatore per coloro che avevano ancora dubbi sulla natura di questa guerra, che è una guerra per procura condotta da ucraini per conto della Nato contro la Russia.
Quello che sta avvenendo si pone su una linea di continuità con quella che è l’essenza dell’UE: siamo di fronte a uno dei tanti casi in cui si dissolve la cortina fumogena dell’europeismo e ci troviamo sotto gli occhi la realtà, e cioè che l’Europa è la longa manus degli Stati Uniti e della Nato”.Somma si è poi soffermato sul viaggio di Mario Draghi a Washigton, in corso proprio in queste ore:
“Dal viaggio di Draghi a Washington mi aspetto un’ulteriore atto di vassaggio dell’Italia verso gli Stati Uniti, del resto il Parlamento si era suicidato una settimana fa quando aveva acconsentito alla cosegna di armi all’Ucraina, senza esercitare alcun controllo, se non altro per controllare se stiamo o meno violando l’articolo 11 della Costituzione. Questo viaggio poteva essere preceduto da un dibattito parlamentare, come spesso accade quando un presidente del consiglio di reca all’estero, però ha detto che non aveva tempo e si farà vedere al ritorno. Al ritorno per trasmettere gli ordini evidentemente”.
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