Con amarezza, del tutto condivisibile, l'ambasciatrice palestinese a in Italia, Abeer Odeh ha espresso il suo rammarico per la solidarietà a Israele data da tutti i politici dell'arco parlamentare. "Ci saremmo aspettati di vederli in piazza per chiedere fine occupazione, non per sostenere occupazione illegale', ha lamentato la diplomatica, che ha aggiunto: "Intristisce vedere diversi leader politici italiani mostrare la propria solidarietà a Israele senza spendere una parola sulle sue responsabilità per quello che sta accadendo in questi giorni in quell'area".
Inoltre, ha ricordato che "chiunque abbia letto i giornali nelle ultime settimane sa che la miccia è stata accesa dalla repressione israeliana durante le celebrazioni del Ramadan" e che in corso una "pulizia etnica che Tel Aviv porta avanti a Gerusalemme Est Occupata", oltre al "boicottaggio delle elezioni palestinesi, derivante dalla proibizione di far votare i cittadini di questa città, la legittima capitale dello Stato di Palestina, dove la violenza e le provocazioni delle forze di occupazione e dei coloni hanno raggiunto livelli mai visti, fino a profanare i luoghi sacri".
"Per non parlare - ha proseguito - del silenzio davanti alle continue violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale accertate ripetutamente dall'Onu, e dell'inerte indifferenza di fronte all'occupazione e alle sue conseguenze: l'espandersi delle colonie illegali, la demolizioni delle case palestinesi, le detenzioni arbitrarie, le uccisioni ingiustificate, le condizioni di vita miserabili alle quali sono condannati i palestinesi, l'apartheid, l'impossibilità di avere un proprio Stato. Insomma, ci saremmo aspettati di vedere questi leader in piazza per chiedere la fine dell'occupazione, non per sostenere un'occupazione."
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