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mercoledì 25 novembre 2020

BYOBLU X DAVVEROTV - Michele Crudelini : "LA MANNAIA DELL’UNIONE EUROPEA CONTRO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE".

LA MANNAIA DELL'UNIONE EUROPEA CONTRO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

L’incubo del “Ce lo chiede l’Europa” non è finito. In un momento storico in cui i Paesi europei avrebbero bisogno di una mano tesa, senza condizioni, da parte delle istituzioni di Bruxelles, è pronta invece una mannaia nei confronti dell’economia dell’eurozona.

Il Regolamento che rischia di far collassare il sistema

Si tratta di un Regolamento della Commissione europea pubblicato nel lontano ottobre 2017, ma che secondo la procedura legislativa è prevista l’entrata in vigore il prossimo gennaio 2021 per tutti i Paesi membri dell’Unione europea. E il regolamento in questione se non subirà ostruzioni o modifiche dell’ultimo minuto rischia di rappresentare la pietra tombale per le piccole e medie imprese europee.

Perché? Perché questa norma modifica in maniera sostanziale i criteri di inadempienza delle imprese nei confronti degli istituti bancari. Si tratta duna modifica al ribasso che intende tutelare gli interessi degli istituti di credito nei confronti delle imprese indebitate. Il regolamento prevede in sostanza quanto segue: e cioè che un’impresa che abbia un arretrato pari ad un somma anche solo superiore a 500 euro, e che questa somma rappresenti più dell’1% del totale delle esposizioni verso lo stesso istituto di credito, potrà essere ritenuta inadempiente e segnalata presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia.

Gli imprenditori diventeranno cattivi pagatori

E cosa comporta tutto questo nei confronti dell’imprenditore? Quest’ultimo sarà classificato come cattivo pagatore, bloccando qualsiasi sua richiesta di finanziamento anche presso altri istituti di credito. E il destino di un imprenditore inadempiente che non ha più accesso a nessun tipo di credito può essere uno solo e cioè il fallimento. A tutto questo occorre aggiungere la situazione contingente.

Le restrizioni introdotte in quasi tutta Europa stanno causando la perdita di quasi il totale del fatturato per le piccole e medie imprese. Senza liquidità e adesso senza neanche più accesso al credito. La gravità della situazione è stata confermata dalle parole di Francesco Masala, responsabile ufficio studi dell’Associazione bancaria italiana che ha rilasciato una dichiarazione per Byoblu sostenendo che

Si tratta di un’innovazione regolamentare estremamente rigida che noi riteniamo del tutto sproporzionata dati i valori così bassi e inadeguata rispetto al contesto di crisi che stiamo attraversando. Riteniamo che l’attenzione del regolatore debba essere alta su questa norma e che sia necessario prendere dei provvedimenti che modifichino almeno temporaneamente queste regole.

Dall’Europa nessuna risposta

Sul fronte europeo però tutto tace. Da Bruxelles non è arrivata nessuna rassicurazione, smentita o conferma in merito all’applicazione del regolamento, che, secondo l’iter legislativo europeo, viene recepito automaticamente dai singoli Stati senza dover passare al vaglio del Parlamento. E questo nuovo regolamento sarebbe particolarmente dannoso per l’Italia, Paese in cui l’economia si regge principalmente sulle piccole e medie imprese che pesano per oltre il 66% sulla produzione nazionale.

In Germania per intenderci il peso delle piccole e medie imprese si attesta al 54%. Emergenza Covid a parte, la norma appare insensata anche per un momento di tranquillità economica, considerato l’eccessivo sbilanciamento a discapito degli imprenditori. Bloccare quindi questo regolamento non è solo doveroso, ma è anche urgentissimo per evitare il collasso del nostro sistema economico.

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