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giovedì 29 ottobre 2020

Il terrorista di Nizza è sbarcato a Lampedusa, portato in "crocera a Bari"...e li libero di andare dove vuole Salvini: "Lamorgese si dimetta

 


Il terrorista di Nizza è sbarcato a  Lampedusa, portato in "crocera a Bari"...Con il passare dei minuti, e il filtrare delle notizie, i toni si alzano. Il terrorista, Brahim Aoussaoui, è sbarcato a Bari il 20 settembre a bordo della nave-quarantena Rhapsody proveniente da Lampedusa. A provarlo, un foglio della Croce Rossa Italiana che gli è stato trovato in tasca. E risulta indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalla procura di Agrigento. Salvini attacca: “Se sono confermati lo sbarco, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del ministro dell’Interno”. I suoi rilanciano i porti chiusi. E si preparano alle barricate per difendere i Decreti Sicurezza nell’aula di Montecitorio. La prospettiva di un dialogo nel nome dell’unità nazionale adesso è più lontana. 

Il centrodestra attacca. Giorgia Meloni chiede “al governo di chiarire, questa notizia sarebbe gravissima e ci esporrebbe all’isolamento”.

La fragile possibilità di una tregua istituzionale tra maggioranza e opposizioni in epoca di coronavirus tramonta brutalmente appena emergono i primi dettagli sull’attentato di matrice islamica costato la vita a tre persone stamattina a Nizza. L’attentatore che urlava “Allah Akbar” è un 21enne tunisino arrivato in Francia da clandestino dopo essere sbarcato a Bari a bordo di una nave quarantena proveniente da Lampedusa, e da lì libero di andarsene nonostante il foglio di via ricevuto dalle autorità italiane. Il centrodestra attacca il governo chiedendo chiarimenti in Parlamento, con Matteo Salvini che invoca da subito le dimissioni della ministra Luciana Lamorgese (la ministra dell’Interno sarà ascoltata sul caso, insieme al capo della polizia Franco Gabrielli, dal Copasir).

L’indiscrezione iniziale, divulgata dal deputato francese Eric Ciotti e poi confermata da fonti di intelligence francese, si limita all’approdo del ragazzo tunisino a Lampedusa. Ed è quanto basta per scatenare i tre partiti del centrodestra. Che sul tema dell’immigrazione hanno costruito la campagna elettorale estiva in vista delle Regionali e che, in questi giorni, assistono al dibattito parlamentare sulla modifica dei Decreti Sicurezza salviniani con bocciatura delle loro pregiudiziali di costituzionalità.

Il leader leghista a botta calda tuona: “Se è confermato la ministra Lamorgese si dimetta”. Non c’è solo il refrain dei terroristi mimetizzati sui barconi, dell’Italia “corridoio” del fondamentalismo islamico, dell’immigrazione fuori controllo. Con la titolare del Viminale, il Capitano ha un conto aperto che lo riguarda di persona: nella difesa processuale per i casi delle navi Diciotti e Open Arms, in cui è accusato di sequestro di persona per averne impedito l’attracco da ministro dell’Interno, ha più volte lamentato una disparità di trattamento rispetto alla fattispecie della Ocean Viking gestita appunto dalla Lamorgese.

Appena meno dirompenti Forza Italia e FdI. Giorgia Meloni chiede “al governo di chiarire, questa notizia sarebbe gravissima e ci esporrebbe all’isolamento”. Fabio Rampelli, vicepresidente di Montecitorio, ribadisce che il premier Giuseppe Conte non può esimersi dallo spiegare i fatti. Il senatore meloniano Adolfo Urso vorrebbe Lamorgese davanti al Copasir. Per Forza Italia si muovono le due capigruppo al Senato Anna Maria Bernini – che chiede all’esecutivo di chiarire quali controlli sono stati fatti – e alla Camera Mariastella Gelmini – che vuole la Lamorgese in Parlamento. Ma anche il portavoce Giorgio Mulé che “invita l’esecutivo a riflettere sull’accoglienza incontrollata”.

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