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mercoledì 19 giugno 2019

Draghi prepara la ripresa con Qe e taglio dei tassi: «Necessari nuovi stimoli»

Draghi prepara la ripresa con Qe e taglio dei tassi: «Necessari nuovi stimoli»

PS: Un invito tutto italiano dettato dal... "cuore"...al Ducetto-USA:<< Trump...vai a fan culo...>>.   umberto marabese

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di Massimiliano Jattoni Dall’Asén


Sono ancora molte le armi in mano a Mario Draghi e la Bce è infatti pronta a intervenire con tutti gli strumenti a sua disposizione se l’inflazione resterà sotto gli obiettivi. Ovvero: il Quantitative easing varato dalla Banca centrale europea come programma di acquisto dei titoli di Stato «ha ancora notevoli margini». A dirlo è lo stesso Draghi, aprendo il Forum dei banchieri centrali a Sintra, in Portogallo. Per il presidente della Bce, il Trattato richiede che «i limiti che noi stabiliamo per ciò che riguarda i nostri strumenti sono specifici in relazione alle contingenze che ci troviamo ad affrontare». In altre parole, la Bce non avrà paura di usare qualsiasi strumento in suo potere per affrontare l’emergenza.
Nel suo discorso a Sintra, Draghi ha ribadito più volte il concetto: «Se la crisi ci ha insegnato qualcosa è che noi useremo tutta la flessibilità disponibile entro il nostro mandato per rispettare il nostro mandato», ha detto. «E lo faremo ancora in futuro per rispondere a qualsiasi sfida all’obiettivo di stabilità dei prezzi». Tutte queste opzioni, ha ricordato Draghi, «sono state sollevate e discusse nel corso del nostro ultimo meeting». Il presidente della Bce ha ricordato che «nelle nostre recenti deliberazioni, i membri del Consiglio direttivo hanno espresso la loro convinzione in modo simmetrico su come riportare inflazione vicino al 2%.
Proprio come il nostro quadro politico si è evoluto nel passato verso nuove sfide, così può farlo di nuovo. Nelle prossime settimane, il Consiglio direttivo delibererà su come i nostri strumenti possano ridurre il rischio di danni alla stabilità dei prezzi».
E sul tema è stato il presidente americano Donald Trum ad attaccare Draghi attraverso Twitter: «Mario Draghi ha appena annunciato che potrebbero arrivare altri stimoli (all’economia europea, ndr), che hanno immediatamente fatto scivolare l’euro rispetto al dollaroZ, ha scritto il presidente americano. «Così, per gli europei diventa ingiustamente più facile competere con gli Stati Uniti. Sono anni che vanno avanti così, con la Cina ed altri Paesi».
Ma Draghi ha anche ricordato che la Bce non deve limitarsi a uno stimolo all’economia. «La politica di bilancio deve giocare il suo ruolo», ha detto il presidente della Bce, «fornendo uno stimolo all’economia quando questa è debole, e non lasciando alla sola Bce questo compito». Nell’ultimo decennio, «l’aggiustamento macroeconomico è toccato in modo sproporzionato alla politica monetaria. Abbiamo persino visto casi in cui la politica fiscale è stata pro-ciclica andando in direzione contraria allo stimolo monetario». E le prospettive dell’economia europea non sono buone. «Guardando in avanti, lo scenario dei rischi rimane negativo, e gli indicatori per i prossimi trimestri indicano una debolezza persistente», ha detto Draghi. «Non si sono dissipati quei rischi evidenti durante tutto lo scorso anno, in particolare i fattori geopolitici, la crescente minaccia del protezionismo e le vulnerabilità dei mercati emergenti».
Intanto, le parole di Draghi hanno avuto immediato effetto sul mercato: il chiaro riferimento agli strumenti che la Bce potrebbe adottare ha fatto calare l’euro sul dollaro, accelerare i listini azionari e scendere lo spreadfra il Btp decennale e il bund sotto i 250 punti base (246), segnando il minimo dallo scorso aprile.---

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